Les monologues du vagin

lingua French

ISBN:: 978-2-207-12370-6

(1 recensione)

The Vagina Monologues is an episodic play written in 1996 by Eve Ensler which developed and premiered at HERE Arts Center, Off-Off-Broadway in New York and was followed by an Off-Broadway run in at Westside Theatre. The play explores consensual and nonconsensual sexual experiences, body image, genital mutilation, direct and indirect encounters with reproduction, vaginal care, menstrual periods, prostitution, and several other topics through the eyes of women with various ages, races, sexualities, and other differences.Charles Isherwood of The New York Times called the play "probably the most important piece of political theater of the last decade."In 2018, The New York Times stated "No recent hour of theater has had a greater impact worldwide" in an article "The Great Work Continues: The 25 Best American Plays Since ‘Angels in America'".Ensler originally starred in both the HERE premiere and in the first off-Broadway production, which was produced by David Stone, Nina …

The Vagina Monologues is an episodic play written in 1996 by Eve Ensler which developed and premiered at HERE Arts Center, Off-Off-Broadway in New York and was followed by an Off-Broadway run in at Westside Theatre. The play explores consensual and nonconsensual sexual experiences, body image, genital mutilation, direct and indirect encounters with reproduction, vaginal care, menstrual periods, prostitution, and several other topics through the eyes of women with various ages, races, sexualities, and other differences.Charles Isherwood of The New York Times called the play "probably the most important piece of political theater of the last decade."In 2018, The New York Times stated "No recent hour of theater has had a greater impact worldwide" in an article "The Great Work Continues: The 25 Best American Plays Since ‘Angels in America'".Ensler originally starred in both the HERE premiere and in the first off-Broadway production, which was produced by David Stone, Nina Essman, Dan Markley, The Araca Group, Willa Shalit and the West Side Theater. When she left the play, it was recast with three celebrity monologists. The play has been staged internationally, and a television version featuring Ensler was produced by cable TV channel HBO. In 1998, Ensler and others, including Willa Shalit, a producer of the Westside Theatre production, launched V-Day, a global non-profit movement that has raised over US$100 million for groups working to end violence against women (including those who hold fluid identities that are subject to gender-based violence), through benefits of The Vagina Monologues.In 2011, Ensler was awarded the Isabelle Stevenson Award at the 65th Tony Awards, which recognizes an individual from the theater community who has made a substantial contribution of volunteered time and effort on behalf of humanitarian, social service, or charitable organizations for her creation of the V-Day movement.

10 edizioni

Baylee ha recensito I monologhi della vagina di Eve Ensler

I monologhi della vagina

3 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

È un po' difficile parlare di questo testo, perché entrano in gioco fattori diversi. Il primo è certamente quello della sua importanza storica come prima pietra di un progetto volto a sradicare la violenza contro le donne e le vagine (vi consiglio un giretto sul sito del progetto, vday.org). Già in quest'edizione speciale, in occasione dei dieci anni dei Monologhi, si racconta dei risultati ottenuti dalla recitazione della pièce e dal movimento del V-day.

Poi c'è lo sdoganamento della parola vagina, della quale cosa sono molto grata a Eve Ensler, perché sono cresciuta senza pensare che vagina fosse un brutta parola da non dire in pubblico e da sussurrare in privato. Siccome non è ancora così in tutte le famiglie e in tutte le società, sono felice che il progetto di Ensler continui a far …

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

È un po' difficile parlare di questo testo, perché entrano in gioco fattori diversi. Il primo è certamente quello della sua importanza storica come prima pietra di un progetto volto a sradicare la violenza contro le donne e le vagine (vi consiglio un giretto sul sito del progetto, vday.org). Già in quest'edizione speciale, in occasione dei dieci anni dei Monologhi, si racconta dei risultati ottenuti dalla recitazione della pièce e dal movimento del V-day.

Poi c'è lo sdoganamento della parola vagina, della quale cosa sono molto grata a Eve Ensler, perché sono cresciuta senza pensare che vagina fosse un brutta parola da non dire in pubblico e da sussurrare in privato. Siccome non è ancora così in tutte le famiglie e in tutte le società, sono felice che il progetto di Ensler continui a far parlare le vagine di tutto il mondo.

E a proposito del fatto che si tratti di una pièce teatrale: non l'ho mai vista (e ascoltata) recitata e sono ragionevolmente certa che faccia una differenza enorme in questo caso. Parecchi monologhi, infatti, letti su carta, nella propria stanza (o dovunque li leggiate), secondo me, non conservano la potenza che avrebbero se recitati su un palco e di conseguenza risultano piatti.

Non penso, però, sia un testo ignorabile se si ha intenzione di leggersi quanto di interessante ha prodotto il femminismo in termini di letteratura e non fiction (e, soprattutto, sarebbe bello se googlare V-Day in Italia desse come primo risultato le varie iniziative contro la violenza sulle donne e non giornate dedicate alla demagogia libera).