Baylee ha recensito Storia della libertà di pensiero di Paolo Villaggio (Varia)
Storia della libertà di pensiero
2 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Creo che amerò per sempre questo libro per la storiella del masso e dei fatalisti (quella che ho postato in un Citazione della settimana), perché ogni volta che la leggo mi fa ribaltare dal ridere. Ognuno ha le sue debolezze.
Per il resto, vorrebbe risultare simpatico riscrivendo biografie “più vere del vero”, ma non gli riesce tanto bene. Finisce per risultare noioso in questa sua continua ricerca del lazzo a sfondo sessuale o comunque godereccio. Finisce anche per essere volgare in alcuni passaggi.
Ora, io ho una tollerabilità alle parolacce piuttosto alta e ne faccio quotidianamente largo uso, ma Villaggio le usa proprio a cazzo di cane (visto? Che vi dicevo?), come nei cinepanettoni dove le parole volgari vengono usate al posto delle battute e tutti dovremmo ridere – solo che ci viene tristezza.
È l'unico …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Creo che amerò per sempre questo libro per la storiella del masso e dei fatalisti (quella che ho postato in un Citazione della settimana), perché ogni volta che la leggo mi fa ribaltare dal ridere. Ognuno ha le sue debolezze.
Per il resto, vorrebbe risultare simpatico riscrivendo biografie “più vere del vero”, ma non gli riesce tanto bene. Finisce per risultare noioso in questa sua continua ricerca del lazzo a sfondo sessuale o comunque godereccio. Finisce anche per essere volgare in alcuni passaggi.
Ora, io ho una tollerabilità alle parolacce piuttosto alta e ne faccio quotidianamente largo uso, ma Villaggio le usa proprio a cazzo di cane (visto? Che vi dicevo?), come nei cinepanettoni dove le parole volgari vengono usate al posto delle battute e tutti dovremmo ridere – solo che ci viene tristezza.
È l'unico libro che ho letto di Villaggio, quindi non so se sia una sua caratteristica, o invece Storia della libertà di pensiero sia uno scivolone. Propendo per la seconda ipotesi: da chi ha scritto il testo di Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers mi aspettavo di più.