Brossura, 190 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 20 Luglio 2021 da Corriere della Sera.

4 stelle (2 recensioni)

Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un'esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell'ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.

2 edizioni

Un litro di lacrime

3 stelle

In tutta sincerità, Un litro di lacrime non è stata una lettura di quelle indimenticabili, sebbene mi sia chiaro perché il diario di Aya, adolescente che scopre di essere affetta da una malattia genetica rara , degenerativa e incurabile, sia diventato un caso editoriale in Giappone. La sua determinazione a vivere per quanto possibile una vita normale hanno sicuramente avuto un grande appeal nella società giapponese.

Leggendolo, è subito evidente il fatto che si tratta del diario di una ragazzina e poi di una giovane donna (il diario copre dai 14/15 fino ai 20/21 anni, quando per Aya è diventato impossibile scrivere) e, sebbene non contenga chissà quali rivelazioni sul senso della vita, è difficile rimanere indifferenti davanti alla sua sofferenza e al suo desiderio di vivere, di fare esperienze, di crescere.

Mi ha fatto molta tenerezza e mi sento di consigliarne la lettura solo per la fatica che è …

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4 stelle