Braghi ha recensito Foto mosse di famiglie immobili di Valerio Lundini (Lizard)
Ebbrav' Lundini, brav' (ma non troppo)
3 stelle
Lundini mi piace molto come comico e ho seguito con piacere la sua Pezza fin dalle primissime puntate (ormai tre anni fa) e ho anche visto il suo spettacolo dal vivo, tuttavia non avevo mai letto i suoi libri, finché non mi hanno regalato questo Foto mosse di famiglie immobili, una raccolta di racconti brevi e scollegati fra loro (o forse no?).
Ora, pur apprezzando l'umorismo surreale e spesso grottesco di Lundini, devo dire che l'ho trovato molto meno efficace in forma scritta rispetto ai suoi sketch, un po' perché qui viene a mancare l'elemento visivo della recitazione (intonazione della voce, mimica facciale, eccetera) che tante volte ha elevato la scrittura delle sue battute, un po' perché in questo libro ho percepito una natura derivativa che ho riscontrato in misura minore negli altri suoi lavori: nello specifico, se i suoi sketch sono debitori di Nino Frassica (omaggiato più volte con …
Lundini mi piace molto come comico e ho seguito con piacere la sua Pezza fin dalle primissime puntate (ormai tre anni fa) e ho anche visto il suo spettacolo dal vivo, tuttavia non avevo mai letto i suoi libri, finché non mi hanno regalato questo Foto mosse di famiglie immobili, una raccolta di racconti brevi e scollegati fra loro (o forse no?).
Ora, pur apprezzando l'umorismo surreale e spesso grottesco di Lundini, devo dire che l'ho trovato molto meno efficace in forma scritta rispetto ai suoi sketch, un po' perché qui viene a mancare l'elemento visivo della recitazione (intonazione della voce, mimica facciale, eccetera) che tante volte ha elevato la scrittura delle sue battute, un po' perché in questo libro ho percepito una natura derivativa che ho riscontrato in misura minore negli altri suoi lavori: nello specifico, se i suoi sketch sono debitori di Nino Frassica (omaggiato più volte con alcune sue ospitate alla Pezza), ma con un elemento personale e di originalità netto, in Foto mosse svetta l'ombra di Alessandro Gori e del suo stile corrosivo e sopra le righe, ricco di prosa forbita mescolata a citazioni pop inaspettate, ma Lundini non ha né la padronanza linguistica e umoristica di Gori, né il suo coraggio nel portare i propri scritti in territori assurdi e surreali fino al parossismo, risultando così spesso un epigono simpatico e poco altro.
Sia chiaro, i pezzi di bravura non mancano ("Cracovia Rising" in primis) ma la lettura si limita a essere "solo" piacevole e quasi mai imprevedibile, con i racconti che spesso assumono una struttura da barzelletta che priva in buona parte l'umorismo di Lundini di quella vena di follia che, invece, caratterizzava la Pezza. Resta un libro simpatico, che strappa varie risate, ma tutto fuorché imprescindibile.