Scartafaccio ha recensito La sovrana lettrice di Alan Bennett
Ma è cortissimo!
3 stelle
Carino, anche se cerca di rendermi simpatica una persona che non lo è stata.
lingua French
Pubblicato il 21 Novembre 2010 da Éditions Gallimard.
The Uncommon Reader is a novella by Alan Bennett. After appearing first in the London Review of Books, Vol. 29, No. 5 (8 March 2007), it was published later the same year in book form by Faber & Faber and Profile Books. An audiobook version read by the author was released on CD in 2007.
Carino, anche se cerca di rendermi simpatica una persona che non lo è stata.
3,5
Forse il messaggio non è il più originale, come più volte ho letto in critiche questo romanzo breve, ma la messa in atto sicuramente non è banale. Ho trovato perfetta l’idea di utilizzare un personaggio che rappresenta così efficacemente la secolarizzazione delle istituzioni e dei valori come la regina Elisabetta II per costruire sull’idea della paura del cambiamento e di come la conoscenza invece di essere utilizzata come forza viene spesso temuta dai detentori del potere, specialmente quando ad acquisire la conoscenza è un personaggio con un potere temporale che, in uno stato democratico, è giustamente costretto a sottostare più di quanto si possa immaginare ai rappresentanti eletti, che però di contro temono di perdere la propria posizione e sfruttano questi personaggi secolarizzati come scudo delle proprie malefatte.
Un rimarco costante di come i libri rendano liberi anche chi in teoria avrebbe più libertà di chiunque altro al mondo.
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Mi viene da iniziare questa recensione dicendo che La sovrana lettrice è un libriccino molto british: fa ridere con eleganza, ma colpisce dritto al punto, senza fare sconti.
Il tema attorno al quale si sviluppa è questo: Elisabetta II, regina del Regno Unito, scopre le gioie e i dolori della lettura. Le gioie non sto certo a dirvele qui: suppongo che, se state leggendo questa recensione, le conosciate anche voi.
I dolori, invece, sono in parte contingenti al fatto di essere una regina. Possiamo aver vissuto il dramma di non trovare nessuno da rintronare a forza di chiacchiere sulle nostre letture, ma di certo non dobbiamo fronteggiare uno staff poco incline a incoraggiare la nostra passione. Soprattutto se questa va ad intaccare il presunto ordine naturale delle cose...
Alan Bennett è molto abile a tessere una …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Mi viene da iniziare questa recensione dicendo che La sovrana lettrice è un libriccino molto british: fa ridere con eleganza, ma colpisce dritto al punto, senza fare sconti.
Il tema attorno al quale si sviluppa è questo: Elisabetta II, regina del Regno Unito, scopre le gioie e i dolori della lettura. Le gioie non sto certo a dirvele qui: suppongo che, se state leggendo questa recensione, le conosciate anche voi.
I dolori, invece, sono in parte contingenti al fatto di essere una regina. Possiamo aver vissuto il dramma di non trovare nessuno da rintronare a forza di chiacchiere sulle nostre letture, ma di certo non dobbiamo fronteggiare uno staff poco incline a incoraggiare la nostra passione. Soprattutto se questa va ad intaccare il presunto ordine naturale delle cose...
Alan Bennett è molto abile a tessere una storia incredibile in maniera credibile. Seguendo il filo delle sue parole, è facile immaginarsi la regina Elisabetta alle prese con libri, sudditi non iniziati alla lettura e camerieri personali fatti sparire. Il che è tutto dire.
Simpatico e di rapida, scorrevole lettura: contiene molte riflessioni sulla lettura che richiamano persino George Steiner (soprattutto il fatto di trascrivere e scrivere, ma anche tante altre piccole cose).