cretinodicrescenzago ha recensito Le menzogne di Ulisse di Piergiorgio Odifreddi
Review of 'Le menzogne di Ulisse' on 'Goodreads'
2 stelle
Al liceo ero uno di quei secchioni cui i genitori compravano saggistica scelta a caso, sperando (a vuoto) che la leggessi per mantenermi avanti sui compagni di classe; tra i testi che mi finirono in casa ci fu anche Le menzogne di Ulisse: l'avventura della logica da Parmenide ad Amartya Sen, e meno male che l'ho letto solo ora, se no il me adolescente si sarebbe fottuto il cervello.
Sulla carta Le menzogne di Ulisse è un saggio iper-divulgativo e dovrebbe spiegare in un colpo solo sia le basi concettuali della logica matematica sia la sua evoluzione storica dalle origini al presente – peccato che non ci riesca: è divulgativo solo se si ha una preparazione scolastica su tutti i pensatori presi in esame, e a quel punto la trattazione va ad espandere i singoli aspetti di interesse, ma nel momento in cui non se ne conosce uno il …
Al liceo ero uno di quei secchioni cui i genitori compravano saggistica scelta a caso, sperando (a vuoto) che la leggessi per mantenermi avanti sui compagni di classe; tra i testi che mi finirono in casa ci fu anche Le menzogne di Ulisse: l'avventura della logica da Parmenide ad Amartya Sen, e meno male che l'ho letto solo ora, se no il me adolescente si sarebbe fottuto il cervello.
Sulla carta Le menzogne di Ulisse è un saggio iper-divulgativo e dovrebbe spiegare in un colpo solo sia le basi concettuali della logica matematica sia la sua evoluzione storica dalle origini al presente – peccato che non ci riesca: è divulgativo solo se si ha una preparazione scolastica su tutti i pensatori presi in esame, e a quel punto la trattazione va ad espandere i singoli aspetti di interesse, ma nel momento in cui non se ne conosce uno il testo diventa un'insalata di parole; in più i capitoli sugli intellettuali novecenteschi, che di formazione erano matematici puri, ovviamente non possono rinunciare all'apposito gergo tecnico, quindi auguri a raccapezzarsi se si viene da un altro retroterra. Poi vabbeh, sapevo che Odifreddi è essenzialmente il Richard Dawkins italiano, in quanto divulgatore STEM che, essendo bianco ricco ed etero, si permette una boria infinita nel denigrare le altre professioni e prospettive filosofiche, però devo riconoscergli che ho regolarmente oscillato fra il riso per la sua salacità e l'odio per la spocchia.
Concedo al volume le due stelle perché su un aspetto mi ha favorevolmente colpito: mi ha dimostrato come e perché la matematica sia un linguaggio e come si possano esprimere in linguaggio numerico verità e falsità e proposizioni complesse. Sarebbe bello avere questo taglio nella scuola dell'obbligo, al posto dell'apprendimento meccanico di procedure di calcolo delle quali non si coglie il nesso con la realtà...