Copertina rigida, 127 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 17 Aprile 2014 da Newton Compton.
Un uomo sta per essere privato del suo unico bene, della sua stessa vita. Nella sua mente incredula e atterrita si consuma lenta e inesorabile l’attesa, scandita dal ritmo ossessivo, martellante degli ultimi pensieri. L’angoscia cresce, di minuto in minuto, e la coscienza della colpa si infrange di fronte all’oscenità abominevole della folla che pretende, urlante, il suo spettacolo capitale. È con questa sorta di lucidissima e appassionata perorazione letteraria a favore dell’abolizione della pena di morte, pubblicata nell’ultimo anno della monarchia dei Borbone, che Victor Hugo, all’età di ventisette anni, prese posizione in difesa dei diritti inalienabili dell’uomo e innanzitutto di quello alla vita.
La pena di morte la ghigliottina,ambientato nel 1832 letteralmente gli ultimi giorni di un condannato, tutto quello che passa nella mente di chi sa che morirà di li a poco . Interessante riflessione sulla pena di morte i pensieri del condannato toccano profondamente.
Il racconto è molto bello e Hugo è Hugo, su questo non ci piove. Però se devo essere sincera, ho trovato più coinvolgente la prefazione dell'autore, quella in cui spiega la necessità di impegnarsi politicamente a favore dell'abolizione della pena di morte, rispetto alla narrazione vera e propria. Alcune scelte fatte nel raccontare sono un po' strane, come quella di non dire perché questo poveraccio è stato condannato a morte. Non so, c'è lo stato d'animo ma manca un po' di convinzione...
