Memorie di una Geisha

Copertina rigida, 571 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 07 Giugno 2012 da Longanesi.

ISBN:
978-88-304-3338-0
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4 stelle (3 recensioni)

Circondate da un’aura romantica e misteriosa, le geishe hanno spesso esercitato sugli occidentali un’attrazione quasi irresistibile, amplificata dalle leggende che circondano la loro esistenza. Come e perché si diventa geishe? In quale modo le fanciulle vengono istruite? Quali sono i rituali e le «abilità» da apprendere? A queste domande Arthur Golden ha deciso di rispondere con un romanzo che ha l’emozionante semplicità e l'immediatezza di una storia vera. È infatti il racconto in prima persona di una geisha, Sayuri, a guidarci attraverso le complesse, affascinanti tradizioni giapponesi e a permetterci di comprenderne l’intima essenza, il significato più profondo, nel bene e nel male. E benché Sayuri racconti la sua storia con la pacata saggezza di chi ha ormai percorso gran parte della vita, la sua voce tesse una trama precisa e vivida, permettendoci di entrare in un universo al contempo splendido e crudele.

2 edizioni

Memorie di una Geisha

4 stelle

Piccola premessa. Non sono un'esperta di cultura giapponese e di conseguenza ho letto questo libro come romanzo e non come "saggio" sulle geishe. Ho letto numerose recensioni in cui molti si lamentavano delle numerosi imprecisioni riguardanti la cultura giapponese, ma, non conoscendola bene come meriterebbe, non sono in grado di pronunciarmi al riguardo. Quindi la mia recensione riguarda soltanto il romanzo, la storia narrata.

Memorie di una geisha si riferisce ai ricordi di Sayuri, voce narrante della sua stessa storia, che prende inizio da un umile villaggio di pescatori per arrivare alla gloria scintillante di geisha di successo a Gion.

Lo stile dell'autore è estremamente lieve e delicato, e riesce quasi a nascondere l'orrore dietro la leggerezza, come le geishe nascondono la loro precaria esistenza dietro kimono sfarzosi. Sayuri (che allora si chiamava Chiyo) viene venduta con sua sorella? Quasi non ce ne rendiamo conto... rimaniamo noi stessi invischiati nei …