Baylee ha recensito Il pozzo della solitudine di Radclyffe Hall
Il pozzo della solitudine
3 stelle
Il pozzo della solitudine è quel romanzo che prima o poi si incrocia se si vuole leggere i grandi classici della letteratura LGBTQIA+, in particolare della letteratura lesbica: parliamo, infatti, del primo romanzo che parla apertamente di donne lesbiche e delle loro relazioni. Il che – ve lo scrivo senza tanti giri di parole – è praticamente l’unico motivo per il quale valga la pena di leggere questo libro.
Ho fatto molta fatica, infatti, a entrare in sintonia con questa storia: un po’ perché Hall tende a essere molto prolissa e davvero troppo sentimentale per i miei gusti (è questo è anche colpa del fatto che è un romanzo pubblicato nel 1928 e l’Ottocento romantico era ancora in vista); un po’ perché la teoria dell’autrice sull’omosessualità oggi viene sostenuta solo dallз integralistз.
Secondo Hall, infatti, l’omosessualità sarebbe una condizione patologica innata dalla quale non esiste cura (quindi i termini lesbica …
Il pozzo della solitudine è quel romanzo che prima o poi si incrocia se si vuole leggere i grandi classici della letteratura LGBTQIA+, in particolare della letteratura lesbica: parliamo, infatti, del primo romanzo che parla apertamente di donne lesbiche e delle loro relazioni. Il che – ve lo scrivo senza tanti giri di parole – è praticamente l’unico motivo per il quale valga la pena di leggere questo libro.
Ho fatto molta fatica, infatti, a entrare in sintonia con questa storia: un po’ perché Hall tende a essere molto prolissa e davvero troppo sentimentale per i miei gusti (è questo è anche colpa del fatto che è un romanzo pubblicato nel 1928 e l’Ottocento romantico era ancora in vista); un po’ perché la teoria dell’autrice sull’omosessualità oggi viene sostenuta solo dallз integralistз.
Secondo Hall, infatti, l’omosessualità sarebbe una condizione patologica innata dalla quale non esiste cura (quindi i termini lesbica o gay non sono mai utilizzati, in favore del bruttissimo invertitз, che a me fa venire in mente un guanto da rovescio e non delle persone). L’unico aspetto che ci dice qualcosa è l’enfasi posta sul fatto che il biasimo della società nei confronti delle persone omosessuali causa enormi sofferenze e disagi materiali, che si sommano a quella che oggi chiameremmo omofobia interiorizzata.
Nonostante comunque oggi la posizione di Hall sia decisamente superata, quando il romanzo uscì scatenò un putiferio e nel Regno Unito (dove probabilmente il ricordo del processo a Oscar Wilde era ancora ben presente) l’autrice dovette subire un processo per oscenità, che si concluse con l’ordine di distruggere tutte le copie pubblicate nel Paese (dove non ricomparve fino al 1959). Ovviamente tutto questo finì per dare molta visibilità a Il pozzo della solitudine, che per anni è stato il testo di riferimento per chissà quante lesbiche.
Quindi se vi va di leggerlo per sapere da dove ha preso avvio la letteratura lesbica per come la intendiamo oggi, armatevi di pazienza e di consapevolezza di non star leggendo un capolavoro, ma un testo che ha più una rilevanza socio-culturale che non letteraria.