Baylee ha recensito Fiorirà l'aspidistra di George Orwell
Review of "Fiorirà l'aspidistra" on 'Goodreads'
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Fiorirà l’aspidistra è uno dei primi romanzi scritti da Orwell e devo dire che si nota: c’è una certa rozzezza nel mondo in cui vengono esposte le critiche alla società capitalista e di certo non aiuta il fatto che il protagonista, Gordon, finisca più per sembrare un insopportabile lagnone che un tragico ribelle.
Capisco che i pensieri ossessivi di Gordon nei confronti del dio Quattrino e di come riuscire a vivere in una società capitalista senza diventarne schiavз cerchino di rendere l’enormità dello sforzo e la pervasività del pensiero borghese dell’importanza di un buon posto di lavoro rispettabile, ma il romanzo finisce per mancare di equilibrio e questo rende più difficile empatizzare con Gordon, che alla fine sembra quasi farla troppo lunga e quasi inizi a tifare per un suo cedimento che lo riporti nei ranghi del futuro …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Fiorirà l’aspidistra è uno dei primi romanzi scritti da Orwell e devo dire che si nota: c’è una certa rozzezza nel mondo in cui vengono esposte le critiche alla società capitalista e di certo non aiuta il fatto che il protagonista, Gordon, finisca più per sembrare un insopportabile lagnone che un tragico ribelle.
Capisco che i pensieri ossessivi di Gordon nei confronti del dio Quattrino e di come riuscire a vivere in una società capitalista senza diventarne schiavз cerchino di rendere l’enormità dello sforzo e la pervasività del pensiero borghese dell’importanza di un buon posto di lavoro rispettabile, ma il romanzo finisce per mancare di equilibrio e questo rende più difficile empatizzare con Gordon, che alla fine sembra quasi farla troppo lunga e quasi inizi a tifare per un suo cedimento che lo riporti nei ranghi del futuro radioso che la sua famiglia si aspettava da lui.
Tuttavia, è pur sempre di Orwell che stiamo parlando e, sebbene non esposte in maniera eccelsa, le sue critiche alla società capitalista rimangono lucide, spietate e tristemente attuali. Penso che potrebbe essere un buon romanzo per introdurre lз ragazzз a Orwell: il fatto che sia un romanzo pieno di rabbia e che sembra scritto di getto (e lo sembra soltanto, visto che è stato scritto tra il 1932 e il 1936) potrebbe renderlo appetibile a persone già piuttosto incazzate con questa società – e non a torto.
Potrebbe essere un libro scritto oggi che si ricomincia a puntare il dito verso un sistema economico accomodante solo nei confronti di una sparuta minoranza che, oltre a essere ben pasciuta, si permette anche di disprezzare chi non può, in alcun modo, migliorare la propria condizione.