Baylee ha recensito Atlante delle cose nuove di Andrea Girolami
Review of 'Atlante delle cose nuove' on 'Goodreads'
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da Atlante delle cose nuove: non che quando l'ho preso in prestito mi aspettassi una ciofeca, ma di certo un libro più goliardico che didascalico. Le aspettative sono una gran brutta bestia. In questo caso, comunque, poco male: già alla prima voce dell'atlante (“Anonimato”) mi sono resa conto di aver preso una cantonata e ho corretto – mentalmente – il tiro.
Atlante delle cose nuove, infatti, prova davvero a mettere per iscritto e codificare il nuovo significato di vecchie parole in quest'era tecnologica. Perché, diciamocelo, eremiti a parte, ci siamo tutti dentro fino al collo: tanto vale cominciare a capire davvero di cosa facciamo parte. E quale modo migliore per iniziare se non prendere questi nebulosi concetti che abbiamo in mente e racchiuderli in una parola?
Andrea Girolami ci dice che …
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Sono rimasta piacevolmente sorpresa da Atlante delle cose nuove: non che quando l'ho preso in prestito mi aspettassi una ciofeca, ma di certo un libro più goliardico che didascalico. Le aspettative sono una gran brutta bestia. In questo caso, comunque, poco male: già alla prima voce dell'atlante (“Anonimato”) mi sono resa conto di aver preso una cantonata e ho corretto – mentalmente – il tiro.
Atlante delle cose nuove, infatti, prova davvero a mettere per iscritto e codificare il nuovo significato di vecchie parole in quest'era tecnologica. Perché, diciamocelo, eremiti a parte, ci siamo tutti dentro fino al collo: tanto vale cominciare a capire davvero di cosa facciamo parte. E quale modo migliore per iniziare se non prendere questi nebulosi concetti che abbiamo in mente e racchiuderli in una parola?
Andrea Girolami ci dice che chiunque di noi usi quotidianamente nuove tecnologie e social network ha nella sua testa una vaga idea di cosa questo significhi e comporti. Solo che molto probabilmente stenterebbe a tradurre queste vaghe idee in unità lessicali.
Chi se ne frega? Mah, insomma... Non so voi, ma io su Facebook continuo a vedere gente che posta “avvisi di privacy” et similia: queste persone, oltre a non sapere cosa ci sia scritto nelle condizioni di utilizzo del social network, non hanno forse qualche problemino con il nuovo concetto di privacy?
Ecco, Atlante delle cose nuove è un buon punto di partenza per iniziare a fare mente locale: dico così perché al suo interno sono citati molti testi, film, canzoni o siti internet con i quali approfondire i vari concetti o da guardare e/o leggere con sguardo diverso.