Baylee ha recensito Amore Significa... Coraggio di Mara McKennen
Review of 'Amore Significa... Coraggio' on 'Goodreads'
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Questo romanzo è ambientato negli anni Ottanta. Sì, lo so che è scritto nella trama, ma io non avevo recepito l'informazione e durate la lettura continuavo a chiedermi in che anni fosse ambientato finché un personaggio ha avuto pietà di me e mi ha rivelato l'anno. Almeno avevo capito che non era ambientato nella nostra contemporaneità. Almeno quello.
Comunque, questo è il quinto romanzo che leggo di Andrew Grey e in ciascuno ho trovato qualcosa di cui lamentarmi. Perché insisto a leggere i suoi romanzi? Ma che ne so, nel 2013 dovevo avere un problema di acquisti compulsivi...
Il problema principale di Amore significa... coraggio è che pare vittima di un editing piuttosto brutale: sembra manchi un discreto numero di pagine. La storia, infatti, si snoda su più anni e in alcuni momenti c'era la necessità che …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Questo romanzo è ambientato negli anni Ottanta. Sì, lo so che è scritto nella trama, ma io non avevo recepito l'informazione e durate la lettura continuavo a chiedermi in che anni fosse ambientato finché un personaggio ha avuto pietà di me e mi ha rivelato l'anno. Almeno avevo capito che non era ambientato nella nostra contemporaneità. Almeno quello.
Comunque, questo è il quinto romanzo che leggo di Andrew Grey e in ciascuno ho trovato qualcosa di cui lamentarmi. Perché insisto a leggere i suoi romanzi? Ma che ne so, nel 2013 dovevo avere un problema di acquisti compulsivi...
Il problema principale di Amore significa... coraggio è che pare vittima di un editing piuttosto brutale: sembra manchi un discreto numero di pagine. La storia, infatti, si snoda su più anni e in alcuni momenti c'era la necessità che l'autore spendesse più parole: questa narrazione a balzelli è disorientante. So che chi legge romance di solito vuole andare subito al sodo, ma senza esagerare, o si rischia la defenestrazione del romanzo.
L'altro problema di questo libro è il finale. Senza fare spoiler, possibile che Grey mi spari una cannonata del genere a poche pagine dalla fine e poi la lasci evaporare così, senza colpo ferire? Boh, sono ancora qui a chiedermi che bisogno c'era di spararla così grossa: non causa nemmeno chissà quale dramma, quindi non serve neanche a far scendere la classica lacrimuccia.
Ad ogni modo, se non vi lasciate troppo infastidire da questi due bei difettucci, il romanzo è piacevole: la storia d'amore tra Cliff e Len cresce lentamente e in modo molto comune, che è un po' il marchio di fabbrica di Grey. Niente storie d'amore epiche con lui, solo tenero e quotidiano amore, come possiamo sperimentarlo tutt* noi – ma di certo questo non lo rende di minore intensità.
C'è poi una faccenda bizzarra, almeno per una ragazza del 2016: la totale mancanza dell'uso di preservativi. Non è che i protagonisti decidano di comune accordo di non usarli, non vengono proprio nominati. Non credo sia scorretto perché, pur essendo ambientato negli anni Ottanta, nel 1984 l'AIDS non aveva ancora fatto vittime “famose” e quindi suppongo sia coerente che due uomini non fossero troppo consapevoli di questo rischio. Ammetto di non sapere quando esattamente si sia capito che il preservativo sarebbe stato un'ottima protezione anche contro l'HIV: se qualcuno lo sa, me lo scriva pure nei commenti.