Baylee ha recensito The Invisible Orientation di Julie Sondra Decker
Review of 'The Invisible Orientation: An Introduction to Asexuality' on 'Goodreads'
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Mentre Understanding asexuality era un libro strettamente scientifico scritto da un ricercatore non-asessuale, The Invisible Orientation è stato scritto da un’asessuale con lo scopo di spiegare in cosa consista l’asessualità e come “riconoscerla”.
The Invisible Orientation, infatti, contiene pochi dati scientifici, ma è un utile volume per chi pensa di essere asessuale o per chi conosce o ha rapporti con una persona asessuale e vuole sapere come meglio sostenerla e starle vicino. Ovviamente, anche questo per il momento esiste solo in lingua inglese…
Comunque, è diviso in sei parti. Nella prima si danno le prime definizioni e si sfatano i primi miti (no, l’asessualità non è una malattia, né fisica né mentale, per quanto a voi piaccia il sesso). Nella seconda parte si descrivono le varie esperienze asessuali: i vari orientamenti romantici e l’aromanticismo, il rapporto …
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Mentre Understanding asexuality era un libro strettamente scientifico scritto da un ricercatore non-asessuale, The Invisible Orientation è stato scritto da un’asessuale con lo scopo di spiegare in cosa consista l’asessualità e come “riconoscerla”.
The Invisible Orientation, infatti, contiene pochi dati scientifici, ma è un utile volume per chi pensa di essere asessuale o per chi conosce o ha rapporti con una persona asessuale e vuole sapere come meglio sostenerla e starle vicino. Ovviamente, anche questo per il momento esiste solo in lingua inglese…
Comunque, è diviso in sei parti. Nella prima si danno le prime definizioni e si sfatano i primi miti (no, l’asessualità non è una malattia, né fisica né mentale, per quanto a voi piaccia il sesso). Nella seconda parte si descrivono le varie esperienze asessuali: i vari orientamenti romantici e l’aromanticismo, il rapporto tra asessualità e non-binarismo, le aree grigie, la varietà presente nella comunità e così via.
Nella terza parte Decker si dà da fare per smontare i miti che circondano l’asessualità: dal “non hai ancora incontrato la persona giusta” al “allora siete schifosamente egoisti”, dal “devi essere repress” al “devi essere stat traumatizzat”. La quarta parte, poi, è dedicata interamente alle domande “fondamentali” per scoprire se siamo o meno asessuali, mentre la quinta si rivolge a chi potrebbe conoscere una persona asessuale e non sa bene come affrontare/gestire l’informazione. Infine, nella sesta parte c’è un elenco di risorse (siti, forum, blog, studi, media, video) dedicate all’asessualità.
Mi sento di consigliarlo a chiunque voglia approfondire la sua conoscenza di questo misconosciuto orientamento sessuale, soprattutto se avete il dubbio di essere asessuali o se conoscete qualcuno che lo è. È in inglese, è vero, ma è scritto in maniera molto semplice: può essere alla portata di chiunque abbia una conoscenza almeno scolastica della lingua (anche se, magari, se non siete abituat a leggere in inglese, potreste impiegare un po’ di tempo nel portarlo a termine).