Baylee ha recensito Veracruz di Valerio Evangelisti (Strade blu)
Review of 'Veracruz' on 'Goodreads'
3 stelle
Secondo volume de Il Ciclo dei Pirati, ma in realtà prequel di Tortuga, Veracruz rimane sullo stesso livello del suo precedente: si legge in un soffio, ma non è che rimanga granché.
Come ho già detto per Tortuga, avrei preferito più azione e meno riflessioni filosofiche sulla natura umana: anche questa volta, mi sono sembrate quasi superflue. Credo inoltre che Evangelisti dovrebbe imparare a dosare meglio le informazioni: dubito che, rivoltagli una domanda, un pirata fuorilegge e probabilmente analfabeta diventi una specie di professore e si metta a descrivere, raccontare e spiegare con tanta perizia.
Altro elemento di perplessità è stata doña Gabriela che, nel suo rapporto con Macary, il pirata protagonista, ricorda quello tra Rogério e la schiava in Tortuga, sebbene le due vicende si rivelino diverse.
Ancora una volta manca una caratterizzazione convincente dei personaggi e ribadisco che è un peccato: un capitano matto …
Secondo volume de Il Ciclo dei Pirati, ma in realtà prequel di Tortuga, Veracruz rimane sullo stesso livello del suo precedente: si legge in un soffio, ma non è che rimanga granché.
Come ho già detto per Tortuga, avrei preferito più azione e meno riflessioni filosofiche sulla natura umana: anche questa volta, mi sono sembrate quasi superflue. Credo inoltre che Evangelisti dovrebbe imparare a dosare meglio le informazioni: dubito che, rivoltagli una domanda, un pirata fuorilegge e probabilmente analfabeta diventi una specie di professore e si metta a descrivere, raccontare e spiegare con tanta perizia.
Altro elemento di perplessità è stata doña Gabriela che, nel suo rapporto con Macary, il pirata protagonista, ricorda quello tra Rogério e la schiava in Tortuga, sebbene le due vicende si rivelino diverse.
Ancora una volta manca una caratterizzazione convincente dei personaggi e ribadisco che è un peccato: un capitano matto come Lorencillo ne avrebbe tratto grande giovamento, dato che, anche così, è un tipo che rimane facilmente nella mente del lettore (molto più di De Grammont, per quanto mi riguarda).
Alla fin fine, però, il libro è scorrevole e intrattiene: non mi sono mai annoiata durante la lettura e quindi il romanzo è promosso. Da leggere senza troppe pretese e quando si è in cerca di qualcosa di leggero.