Debito

I primi 5000 anni

Brossura, 521 pagine

lingua Italian

Pubblicato il 27 Settembre 2012 da Il Saggiatore.

ISBN:
978-88-428-1797-0
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Numero OCLC:
875264484

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4 stelle (3 recensioni)

In uno stile colloquiale e diretto, attraverso l'indagine storica, antropologica, filosofica, teologica, Graeber ribalta la versione tradizionale sulle origini dei mercati. Mostra come l'istituzione del debito sia anteriore alla moneta e come da sempre sia oggetto di aspri conflitti sociali: in Mesopotamia i sovrani dovevano periodicamente rimediare con giubilei alla riduzione in schiavitù per debiti di ampie fasce della popolazione, pena la deflagrazione di tutta la società. Da allora, la nozione di debito si è estesa alla religione come cifra delle relazioni morali ("rimetti a noi i nostri debiti") e domina i rapporti umani, definendo libertà e asservimento. Mercati e moneta non sorgono automaticamente dal baratto, come sostengono gli economisti fin dai tempi di Adam Smith, ma vengono creati dagli stati, che tassano i sudditi per finanziare le guerre e pagare i soldati. Gli ultimi 5000 anni di storia hanno visto l'alternarsi di fasi di moneta aurea e moneta creditizia, …

20 edizioni

ha recensito Debito di David Graeber (La cultura -- 0770)

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4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

La prima cosa da sapere su questo libro è che il suo autore, David Graeber, è un anarchico e che Debito è decisamente figlio di una visione anarchica del mondo e della storia. Quindi, se per voi le persone anarchiche sono quelle che spaccano le vetrine con un passamontagna in testa durante le manifestazioni, vi consiglio caldamente queste tre puntate (una, due e tre) del podcast di Riccardo Del Ferro dedicate appunto all’anarchia oggi.

Quindi, Debito ci offre un punto di vista al quale non siamo abituatə (immagino che non moltə tra voi abbiano dimestichezza con l’anarchismo, vista la brutta fama che sembra avere) e che non ha come scopo quello di convincere chi legge della sua veridicità, ma solo di farci dire: «Sai che? Non l’avevo mai pensata in questo modo...». Questo è uno dei motivi per …