Review of 'Reverb' on 'Goodreads'
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Reverb è l’ultimo libro della trilogia e io mi sento derubata dal fatto che i Twisted Wishes sono una band fittizia e non potrò mai ascoltare la loro musica. Questo mi rende molto triste e mi fa setacciare Spotify in cerca della musica di una band che nella mia testa possa assomigliare a quella dei Twisted Wishes. Ogni consiglio è ben accetto.
Ci tenevo molto a scrivervi oggi, in occasione del Trans Day of Visibility, di questo romanzo perché contiene una rappresentazione assolutamente positiva di un uomo trans e della sua relazione. Siamo abituatu a leggere storie di persone trans alle prese con l’accettazione di sé, con la disforia, con la trasfobia e altri aspetti difficili o proprio negativi della loro esperienza.
In Reverb, invece, incontriamo David, uomo trans molto a suo agio con il suo …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Reverb è l’ultimo libro della trilogia e io mi sento derubata dal fatto che i Twisted Wishes sono una band fittizia e non potrò mai ascoltare la loro musica. Questo mi rende molto triste e mi fa setacciare Spotify in cerca della musica di una band che nella mia testa possa assomigliare a quella dei Twisted Wishes. Ogni consiglio è ben accetto.
Ci tenevo molto a scrivervi oggi, in occasione del Trans Day of Visibility, di questo romanzo perché contiene una rappresentazione assolutamente positiva di un uomo trans e della sua relazione. Siamo abituatu a leggere storie di persone trans alle prese con l’accettazione di sé, con la disforia, con la trasfobia e altri aspetti difficili o proprio negativi della loro esperienza.
In Reverb, invece, incontriamo David, uomo trans molto a suo agio con il suo corpo e sicuro di sé (con le sue debolezze, ovviamente, perché Zabo sa creare i personaggi per bene) e molto, molto sexy. Mi è piaciuto un sacco vederlo interagire con quella tigre di Mish, capace di sbranare qualunque omuncolo che si racconta di essere un grand’uomo.
Zabo è nuovamente unu maestru nella rappresentazione: non c’è deadnaming, non si usano mai i pronomi sbagliati, nemmeno in riferimento al passato, e c’è molto orgoglio, com’è giusto che sia, da parte di David, per quelle che sono le sue specificità come FtM, alle quali poi si mischiano armoniosamente gli altri elementi della sua personalità, perché una buona rappresentazione non può prescindere dal descrivere un personaggio come molto di più della sua identità di genere e del suo orientamento sessuale.