Daemon

Copertina rigida, 474 pagine

lingua Italiano

Pubblicato da Mondadori.

ISBN:
978-88-04-60638-3
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2 stelle (2 recensioni)

Matthew Sobol è il leggendario e visionario ideatore di popolarissimi giochi online. La sua morte prematura getta nello sconforto milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Nello stesso tempo due programmatori della sua società vengono trovati privi di vita in circostanze decisamente sospette. Sarà il detective Peter Sebeck a cercare di far luce su questo caso davvero insolito. La sua indagine, però, non sarà semplice. La morte di Sobol, infatti, si rivela ben presto l'innesco di un meccanismo perverso, la prima tessera che, con un effetto domino, è in grado di far saltare i sistemi dell'intera Rete. La mente diabolica e geniale di Sobol ha creato un "daemon", un programma infernale il cui compito è quello di scatenare una vera e propria guerra contro l'ordine mondiale e distruggere qualsiasi cosa si opponga al suo inesorabile cammino, riuscendo a essere sempre un passo avanti rispetto a chi cerca di fermarlo. …

7 edizioni

An interesting idea with terrible execution

2 stelle

Avviso sul contenuto Spoilers: Discussion of plot

Daemon

2 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Nonostante Daemon sia un thriller pieno di azione e tecnologia sofisticatissima, mi ha annoiato a morte. Il suo problema principale mi è sembrata la sua inverosimiglianza, alla quale si è aggiunta la sensazione che la storia non stesse andando da nessuna parte e che non fosse nient’altro che azione e suspense fine a se stesse.

Quest’ultima sensazione è stata spazzata via dal finale, dove viene finalmente data una parvenza di senso a quello che si è letto fino a quel momento, sebbene la spiegazione sia stata tutt’altro che soddisfacente, visto che la vera questione morale che giustifica l’esistenza di questa storia sembrerebbe essere stata in toto rimandata al secondo volume della duologia, rendendo di fatto le quasi cinquecento pagine di Daemon soltanto un prologo di quella che dovrebbe essere la parte più interessante.

Ora, il condizionale è d’obbligo …