The Elegance of the Hedgehog (French: L'Élégance du hérisson) is a novel by the French novelist and philosophy teacher Muriel Barbery. The book follows events in the life of a concierge, Renée Michel, whose deliberately concealed intelligence is uncovered by an unstable but intellectually precocious girl named Paloma Josse. Paloma is the daughter of an upper-class family living in the Parisian hôtel particulier where Renée works.
Featuring a number of erudite characters, The Elegance of the Hedgehog is full of allusions to literary works, music, films, and paintings. It incorporates themes relating to philosophy, class consciousness, and personal conflict. The events and ideas of the novel are presented through the thoughts and reactions, interleaved throughout the novel, of two narrators, Renée and Paloma. The changes of narrator are marked by switches of typeface. In the case of Paloma, the narration takes the form of her written journal entries and other …
The Elegance of the Hedgehog (French: L'Élégance du hérisson) is a novel by the French novelist and philosophy teacher Muriel Barbery. The book follows events in the life of a concierge, Renée Michel, whose deliberately concealed intelligence is uncovered by an unstable but intellectually precocious girl named Paloma Josse. Paloma is the daughter of an upper-class family living in the Parisian hôtel particulier where Renée works.
Featuring a number of erudite characters, The Elegance of the Hedgehog is full of allusions to literary works, music, films, and paintings. It incorporates themes relating to philosophy, class consciousness, and personal conflict. The events and ideas of the novel are presented through the thoughts and reactions, interleaved throughout the novel, of two narrators, Renée and Paloma. The changes of narrator are marked by switches of typeface. In the case of Paloma, the narration takes the form of her written journal entries and other philosophical reflections; Renée's story is also told in the first person but more novelistically and in the present tense.
First released in August 2006 by Gallimard, the novel became a publishing success in France the following year, selling over two million copies. It has been translated into more than forty languages, and published in numerous countries outside France, including the United Kingdom (Gallic Books, London) and the United States (Europa Editions, New York), and has attracted critical praise.
Non sono sicura mi sia piaciuto, anzi mi è piaciuto molto
Leggendo questo libro sono passata della sensazione di "stucchevolezza" alla poesia e viceversa
Eppure adesso che è finito mi manca, mi manca Reneè
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Avevo letto questo romanzo nella tarda adolescenza e me lo ricordavo come una lettura senza infamia e senza lode, tant’è che mi era scivolata dalla mente e, quando è stato scelto come libro del mese di dicembre per LiberTiAmo, ero contenta perché pensavo che avrei finito l’anno con una rilettura tranquilla.
Non dovrei proprio fidarmi ciecamente del giudizio della me lettrice adolescente: immagino che, ai tempi, fossi rimasta colpita, e forse anche un po’ intimorita, dalla filosofia che circola nel romanzo. Essendo Barbery una proprio una professoressa di filosofia, ha profuso le sue conoscenze in questa storia, che si presenta come una raffinata commedia francese.
Inizio quindi col dire che non ho ben colto l’ironia de L’eleganza del riccio, perché sebbene si prendano in giro le pretese dell’alta borghesia parigina entrambe le protagoniste, la portinaia Renée …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Avevo letto questo romanzo nella tarda adolescenza e me lo ricordavo come una lettura senza infamia e senza lode, tant’è che mi era scivolata dalla mente e, quando è stato scelto come libro del mese di dicembre per LiberTiAmo, ero contenta perché pensavo che avrei finito l’anno con una rilettura tranquilla.
Non dovrei proprio fidarmi ciecamente del giudizio della me lettrice adolescente: immagino che, ai tempi, fossi rimasta colpita, e forse anche un po’ intimorita, dalla filosofia che circola nel romanzo. Essendo Barbery una proprio una professoressa di filosofia, ha profuso le sue conoscenze in questa storia, che si presenta come una raffinata commedia francese.
Inizio quindi col dire che non ho ben colto l’ironia de L’eleganza del riccio, perché sebbene si prendano in giro le pretese dell’alta borghesia parigina entrambe le protagoniste, la portinaia Renée e la giovane Paloma, hanno punti di vista che suonano molto borghesi. So che la storia gioca con l’umile portinaia più colta di quanto sembri, ma mi è sembrato un gioco molto debole: in primis perché, finché non scopriamo il motivo della sua reticenza, le sue precauzioni appaiono decisamente spropositate; poi perché, quando questo motivo ci viene invece rivelato, non c’è tempo per metabolizzarlo prima che il romanzo sia finito.
Sono rimasta anche sconcertata dal modo in cui viene introdotto il nuovo coinquilino, il signor Ozu: solo perché giapponese sembra possedere tutta una serie di ottime qualità. Ora, se è passabile che Paloma, una dodicenne appassionata di manga e studentessa di giapponese, sia tutta eccitata dalla novità e se lo immagini già come il suo senpai, meno comprensibile è l’atteggiamento di Renée, che tra l’altro dovrebbe temere i ricchi borghesi tout court. Invece pare che nel suo mondo non esistano giapponesi ricchi e buzzurri. Okay.