cretinodicrescenzago ha recensito Brandelli d'Italia di Marco Crescizz
Truculento e politicamente scorretto, funzionante nel suo genere
3 stelle
Ho scoperto Crescizz con la sua opera prima, Alieni coprofagi dallo spazio profondo, e l'ho amata; come "horror di reclusione" è validissimo, sicuramente entro la fascia d'alto livello che sopra ha solo Misery; di conseguenza ho comprato Brandelli d'Italia a scatola chiusa e, a questo punto, mi sento di dire che ho fatto un affare – non è perfetto, ma tiene botta egregiamente, e per essere il primo lavoro ponderoso di Crescizz è un ottimo risultato. Partiamo dai punti deboli. Nessuno potrà dire che la "speculazione" del romanzo sia particolarmente innovativa: è onesta postapocalisse alla Mad Max arricchita con un'italianità di base, il tipo di piccoli tocchi che per noi fanno "effetto casa" e per un forestiero fanno "esotico" (tipo il limoncello o le caramelle al miele); l'atmosfera di fondo è un po' banalmente nichilista e sarebbe lecito aspettarsi di più da un romanzo che ha una palese …
Ho scoperto Crescizz con la sua opera prima, Alieni coprofagi dallo spazio profondo, e l'ho amata; come "horror di reclusione" è validissimo, sicuramente entro la fascia d'alto livello che sopra ha solo Misery; di conseguenza ho comprato Brandelli d'Italia a scatola chiusa e, a questo punto, mi sento di dire che ho fatto un affare – non è perfetto, ma tiene botta egregiamente, e per essere il primo lavoro ponderoso di Crescizz è un ottimo risultato. Partiamo dai punti deboli. Nessuno potrà dire che la "speculazione" del romanzo sia particolarmente innovativa: è onesta postapocalisse alla Mad Max arricchita con un'italianità di base, il tipo di piccoli tocchi che per noi fanno "effetto casa" e per un forestiero fanno "esotico" (tipo il limoncello o le caramelle al miele); l'atmosfera di fondo è un po' banalmente nichilista e sarebbe lecito aspettarsi di più da un romanzo che ha una palese volontà di commento sociale; il clima stesso di nichilismo porta a delle escalation che sanno un po' di scandalosità gratuita (penso alla scena della svastica vaticana). E sicuramente c'è tanto, ma tanto splatter, però so che è un feticcio personale di Crescizz, ergo è un po' parte del pacchetto. Venendo ai punti forti, si riassumono in: la trama è meravigliosamente incalzante, ti spiazza nella prima metà con l'alternanza simmetrica di tempo reale e flashback (che ti obbliga a incastrare tutti i pezzi man mano) e poi diventa estremamente incalzante, come il migliore dei thriller da spiaggia – ti fa girare le pagine a raffica e in questo senso Crescizz è stato un genio a strutturare il romanzo in capitoli brevissimi, così scatta l'effetto "ingozzarsi di ciliegie". E anche se alcune svolte (non tutte) sono un po' telefonate, azzeccarle è comunque alquanto galvanizzante. A questo punto ho buone aspettative per il prossimo romanzo del Nostro, spero che riesca a fare il salto a capolavoro pieno.