cretinodicrescenzago ha recensito Lands of the Earthquake di Henry Kuttner
Tante splendide idee in esecuzione dozzinale
2 stelle
Non potevo iniziare il 2022 senza continuare la mia monografia sulla science fantasy di Henry Kuttner e C.L. Moore, quindi ho proseguito da dove mi ero interrotto e ho recuperato Lands of the Earthquake. Sulla carta, questo romanzo prometteva bene: uomo moderno traslato in un mondo parallelo di mostri e stregonerie e contrapposto a una misteriosa femme fatale, proseguendo sul filone di The Dark World; i primi capitoli, inoltre, confermano la buona impressione, con un Kerak crociato disperso nel Multiverso che effettivamente ha sapore di Alto Medioevo, una Città degli Stregoni che sembra anticipare di quindici anni gli Dèi del Caos di zio Michael Moorcock e il tocco Lovecraftiano di una misteriosa Caccia Selvaggia. Poi però tutto l'impianto della trama salta in aria, visto che il nostro eroe William Boyce passa sostanzialmente l'intera vicenda ad agire come un burattino nelle mani della voce narrante, sempre pronto a …
Non potevo iniziare il 2022 senza continuare la mia monografia sulla science fantasy di Henry Kuttner e C.L. Moore, quindi ho proseguito da dove mi ero interrotto e ho recuperato Lands of the Earthquake. Sulla carta, questo romanzo prometteva bene: uomo moderno traslato in un mondo parallelo di mostri e stregonerie e contrapposto a una misteriosa femme fatale, proseguendo sul filone di The Dark World; i primi capitoli, inoltre, confermano la buona impressione, con un Kerak crociato disperso nel Multiverso che effettivamente ha sapore di Alto Medioevo, una Città degli Stregoni che sembra anticipare di quindici anni gli Dèi del Caos di zio Michael Moorcock e il tocco Lovecraftiano di una misteriosa Caccia Selvaggia. Poi però tutto l'impianto della trama salta in aria, visto che il nostro eroe William Boyce passa sostanzialmente l'intera vicenda ad agire come un burattino nelle mani della voce narrante, sempre pronto a compiere azioni avventate su indicazione di terze parti, mai consapevole di cosa stia realmente accadendo e perché – che è l'esatto contrario di quanto Moore e Kuttner avevano fatto in The Dark World, in cui il protagonista Edward Bond era all'oscuro di alcuni aspetti del mondo immaginario, ma sapeva abbastanza da essere plausibilmente proattivo, anziché fare la figura del cretino senza spina dorsale. E, a catena, laddove in The Dark World i misteri sono pochi e si risolvono un bel climax, qui in Lands of the Earthquake il finale, pur godendo di alcuni bellissimi tocchi di colore, resta pieno di passaggi affrettati, contorti o lasciati direttamente in sospeso, il che indebolisce alquanto lo scoglimento finale. Al momento il peggiore dei lavori di Moore e Kuttner assieme a Earth's Last Citadel, speriamo bene per i testi che ancora mi rimangono...