cretinodicrescenzago ha recensito The Swords of Heaven, The Flowers of Hell di Michael Moorcock (John Daker, #2,5)
Un grazioso divertissement surreale
3 stelle
Avviso sul contenuto Faccio riferimenti a colpi di scena significativi della trilogia principale di John Daker
Un annetto fa mi sono gustato la trilogia di John Daker (The Eternal Champion, Phoenix in Obsidian e The Dragon in the Sword), l'ho apprezzata assai (il terzo romanzo meno, ma ne riparliamo dopo) e non ho resistito alla tentazione di recuperare questo The Sword of Heaven, The Flowers of Hell, un midquel a fumetti canonico che colma l'ellisse temporale fra secondo e terzo episodio in prosa (o meglio, collega il finale aperto di Phoenix in Obsidian con le apparizioni di Daker nei romanzi cross-over The Sleeping Sorceress, The King of the Swords, The Sailor on the Seas of Fate e The Quest for Tanelorn, dopo i quali arriva come epilogo The Dragon in the Sword; sì è un casino). Direi che l'opera è un solido 3,5/5, ma non di più: l'intreccio è una gradevole vicenda di imprese cavalleresche perfettamente in linea con le altre avventure di Daker, fra esotismi preistorici e macchinari tecnomagici, ma parecchi comprimari sono poco più che manichini riempi-scena e la prospettiva morale alla base della vicenda ha poco di quello che dovrebbe essere l'atteggiamento anarchico di Moorcock, e tanto della deferenza malsana a un'autorità morale superiore; in questo senso The Sword of Heaven, The Flowers of Hell è più vicino al tono sgradevolmente didascalico di The Dragon in the Sword che a quello squisitamente esistenzialista di The Eternal Champion e Phoenix in Obsidian, e già manifesta la tendenza del Moorcock cinquantenne a sacrificare la solida struttura di trama in favore di sovrabbondanti scenari onirici. Il vero lato positivo dell'opera è il tratto grafico squisito di Chaykin e il suo uso di colori acquarellati dalle tinte piacevolmente calde ma mai terrose, tale per cui molte tavole sarebbero incorniciabili come dipinti a prescindere dalla loro funzione narrativa: l'explicit in particolare mi fa desiderare un'intera storia a fumetti sulla nave che viaggia fra i mondi.