Baylee ha recensito Not Your Sidekick di C. B. Lee (Sidekick Squad, #1)
Not Your Sidekick
3 stelle
A questa recensione devo necessariamente premettere che non vado matta per le storie di supereroə: finora non mi è mai capitato che una di loro mi colpisse al di là di una generica piacevolezza. Not your sidekick non ha fatto eccezione e mi ci sono avvicinata solo perché mi sembrava una storia abbastanza bellina da valere la pena di mettere da parte i pregiudizi.
In effetti, ho riscontrato solo due difetti in questo libro. Il primo riguarda il fatto che ci mette davvero troppo tempo ad arrivare al dunque, un dunque ampiamente telefonato che alla fine coglie di sorpresa solo la protagonista. Il secondo difetto – che in qualche modo va a mitigare il primo – è che non sono decisamente nel target anagrafico del romanzo: sono abbastanza convinta che se lo avessi letto a quindici anni lo avrei apprezzato di più e non lo avrei trovato così scontato – …
A questa recensione devo necessariamente premettere che non vado matta per le storie di supereroə: finora non mi è mai capitato che una di loro mi colpisse al di là di una generica piacevolezza. Not your sidekick non ha fatto eccezione e mi ci sono avvicinata solo perché mi sembrava una storia abbastanza bellina da valere la pena di mettere da parte i pregiudizi.
In effetti, ho riscontrato solo due difetti in questo libro. Il primo riguarda il fatto che ci mette davvero troppo tempo ad arrivare al dunque, un dunque ampiamente telefonato che alla fine coglie di sorpresa solo la protagonista. Il secondo difetto – che in qualche modo va a mitigare il primo – è che non sono decisamente nel target anagrafico del romanzo: sono abbastanza convinta che se lo avessi letto a quindici anni lo avrei apprezzato di più e non lo avrei trovato così scontato – o perlomeno l’intera faccenda mi avrebbe più divertita che annoiata.
Tra i suoi pregi, invece, c’è sicuramente l’incorporazione ottima dell’elemento queer in questo mondo post-apocalittico dove sulla carta ci sono ə buonə e ə cattivə, ma in realtà c’è un ordine che vuole mantenere se stesso a tutti i costi e che bolla come nemicə tuttə coloro che si ribellano. Mi ripeto, a quindici anni un libro così me lo sarei bevuto, anche se un moderato interesse di continuare la serie ce l’ho ancora, visto che dovrebbe proseguire più speditamente adesso che le premesse sono state fatte.
Un altro motivo per andare avanti per me è il fatto che il personaggio aromantico si vede poco qui e avrà un ruolo più importante col il proseguimento della storia: mi sembra una rappresentazione molto promettente (in generale, è un ottimo romanzo da questo punto di vista, per tutte le identità presenti), quindi penso proprio che andrò avanti.