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Arno Schmidt: Ateo?: altrochè! (Italian language, 2007) 5 stelle

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5 stelle

40 pagine, di cui 14 di Schmidt, 7 di introduzione del buon Pinto, e il resto di annessi e connessi editoriali, al prezzo stratosferico di 7,80 €, in piena coerenza coll'avversione dell'autore per la "cultura per il popolo". Ma si spendono volentieri, perché è probabilmente l'unico sistema per continuare la traduzione delle opere del mitico Schmidt.

Queste pagine sono state scritte in origine per il libro «Lei cosa pensa del Cristianesimo? 18 risposte a un sondaggio» di Deschner (1957).

In genere non mi interessano queste critiche del Cristianesimo: conosciamo tutti le incoerenze e gli orrori contenuti nella Bibbia; sappiamo che farne l'esegesi è uno spreco di tempo e considerarla piú che una raccolta di favolette di dubbio gusto (con una qualche rilevanza per la storia della letteratura) una follia, e ai misfatti della Chiesa (rinnovati ogni giorno) ormai abbiamo fatto il callo. Non bisogna dare troppa importanza a gente cosí.

Però è bello il punto di vista di Schmidt, che (oltre a riassumere tutto questo e a esprimersi nel suo solito modo magnifico, anche se meno che altrove) considera Gesú un villano ignorante venuto dalla provincia, che non conosce i classici della filosofia e se ne vanta, e dalla cui scuola possono derivare perciò solo danni per la ricerca del vero e del bello, cioè per la (vera!) cultura umana, di cui Schmidt è uno dei massimi alfieri.
Divertente poi il passo in cui si confrontano i miracoli da fiera di Gesú, come la pesca di Pietro, sommerso dal pescato, agli atti del vero "figlio di Dio" Pitagora, che compra i pesci appena pescati per liberarli.

Qualche citazione: it.wikiquote.org/wiki/Arno_Schmidt#Ateo.3F:_altroch.C3.A9