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Review of 'La maestrina degli operai' on 'Goodreads'

4 stelle

"Oddio Ivan si è letto un romanzo realistico ottocentesco, che diavolo è successo!?"
Boh niente, è successo che de Amicis ha messo in scena con vigore straordinario una situazione sociale che di fatto è ancora uguale nella sostanza a distanza di 150 anni, cioè gestire una classe di scuola serale in cui tutta la popolazione studente è socialmente marginalizzata, parte degli allievi è demotivata, parte è direttamente già delinquenziata (mi si permetta il neologismo) e l'insegnante donna alle primissime armi è bersaglio ora di dispetti ora di molestie, a seconda dell'allievo. Ah, e il resto del corpo docenti è composto o da burocrati o da arrivisti e molla a sé senza complimenti la maestrina eponima. Breve, brutale, toccante, fonte di grande rabbia perché cambiano le sembianze, ma la miseria di chi è proletario e i mezzi ridotti di chi insegna restano uguali e il circolo vizioso non si spezza. Ha ragione lo studente socialista, porcoddue.