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Wizards Aliens And Starships Physics And Math In Fantasy And Science Fiction (2014, Princeton University Press) 4 stelle

Review of 'Wizards Aliens And Starships Physics And Math In Fantasy And Science Fiction' on 'Goodreads'

4 stelle

Fantascienza dovrebbe significare "scienza su premesse fantastiche" ma in realtà oggi è un termine onnicomprensivo. Resta però un nucleo di persone che continua a fare fantascienza hard, cioè su serie premesse fisiche ancorché portate a conseguenze estreme, e parallelamente c'è chi si mette a questionare tali premesse dal punto di vista scientifico, come Adler fa in questo libro. In realtà la prima parte è una presa in giro della fantasy, mostrando come i principi di conservazione dell'energia rendono impossibile non solo far apparire e sparire cose, ma anche illuminare il salone di Hogwarts solo con le candele. Non che Adler si preoccupi della cosa: lui afferma di apprezzare la saga della Rowling senza dover necessariamente pensare alla scienza in ogni momento. La seconda parte del libro è invece legata alla fantascienza vera e propria, pur con divagazioni come la sua infatuazione per il filosofo e scrittore degli anni '20 del secolo scorso Olaf Stapledon (che ammetto di non avere mai letto). Mi sono molto piaciuti i conti spammometrici fatti a ogni passo, perché danno davvero l'idea di cosa potrebbe essere davvero possibile prima o poi: un esempio è l'ascensore spaziale, che però con le tecnologie attuali è ancora improponibile. Mi è piaciuta meno la parte finale, quella "cosa succederà tra un googol di anni", soprattutto perché mi ha dato l'aria di non essere stata rivista e quindi presenta molte ripetizioni. Direi comunque che i curiosi apprezzeranno questo libro, anche perché è aggiornatissimo e permette di scoprire le teorie del ventunesimo secolo, che non si leggono poi così spesso.