Baylee ha recensito Il gatto che voleva salvare i libri di Sōsuke Natsukawa
Il gatto che voleva salvare i libri
1 stella
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Questo libro è brutto. Ma brutto, brutto. Sconvolgentemente brutto per una che pensava di avere per le mani una tranquilla e rilassante lettura estiva e invece di è ritrovata a leggere pagine e pagine di idiozie su come fare a salvare i libri, sul fatto che la gente non legge più e, se anche legge, non legge i libri giusti nel modo giusto. La qual cosa è forse l’aspetto più esilarante di questo romanzo, visto che non rispetta i criteri che, secondo Natsukawa, rendono un libro meritevole della nostra attenzione.
Stiamo freschз se è Il gatto che voleva salvare i libri a risollevare le sorti della lettura: sono una lettrice forte e l’unica cosa che volevo sollevare durante la lettura erano delle preghiere alla mia edicolante perché se lo riprendesse e mi ridesse i miei soldi. Vorrei davvero …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Questo libro è brutto. Ma brutto, brutto. Sconvolgentemente brutto per una che pensava di avere per le mani una tranquilla e rilassante lettura estiva e invece di è ritrovata a leggere pagine e pagine di idiozie su come fare a salvare i libri, sul fatto che la gente non legge più e, se anche legge, non legge i libri giusti nel modo giusto. La qual cosa è forse l’aspetto più esilarante di questo romanzo, visto che non rispetta i criteri che, secondo Natsukawa, rendono un libro meritevole della nostra attenzione.
Stiamo freschз se è Il gatto che voleva salvare i libri a risollevare le sorti della lettura: sono una lettrice forte e l’unica cosa che volevo sollevare durante la lettura erano delle preghiere alla mia edicolante perché se lo riprendesse e mi ridesse i miei soldi. Vorrei davvero incontrare Natsukawa e chiedergli come pensa di aumentare lз lettorз con delle strategie che si sono già dimostrate fallimentari e come aprire una piccola libreria indipendente possa salvare il mondo.
E soprattutto perché cazzo l’autrice ideale per introdurre una ragazza alla lettura sia sempre e solo Jane Austen. Mollatela un attimo questa donna e tirate fuori qualcosa di più originale, magari un consiglio di lettura modellato sulla persona in questione invece di procedere per stereotipi.
E basta con questi libri pieni di sentimentalismo, punti esclamativi, frasi fatte e parole a caso. Che senso ha scrivermi che Sayo è sorpresa se mi hai già scritto che ha spalancato gli occhi. Pensi che io sia così scema da aver bisogno che mi spieghi per filo e per segno cosa sta accadendo? O pensi di non saper scrivere al punto di dover spiegare perché un personaggio ha una certa reazione fisica? E allora perché scrivere un libro? Mistero.