Vita e destino

Brossura, 750 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 01 Marzo 2013 da Adelphi.

ISBN:
978-88-459-2780-5
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5 stelle (1 recensione)

«Il libro segue con ottocentesca, tolstojana generosità molteplici destini individuali spostandosi da Stalingrado (città doppia: simbolo di difesa e libertà contro la violenza nazista e insieme luogo-emblema dell’Urss staliniana; solo nella “casa di Grekov” si vive secondo onore e senza gerarchie) ai lager sovietici e ai mattatoi nazisti, da Mosca (le stanze del potere, le celle della Lubjanka) alla provincia russa. E raccontando la “crudele verità” della guerra, le storie intrecciate di eroi e traditori, automi di partito ed esseri pensanti, delatori, burocrati, intriganti, carnefici, martiri, personaggi fittizi e reali, inframmezzando la narrazione con numerosi dialoghi (di ascendenza, questi, dostoevskiana), Grossman continua a interrogarsi sull’essenza di sistemi che uccidono la realtà – di conseguenza anche gli uomini – falsificandola, sostituendola con l’Idea. Al posticcio e menzognero “bene” di Stato lo scrittore può opporre soltanto, per quanto ardua e apparentemente impossibile in tempi disumani, la bontà individuale, rivendicando – sommessamente, ma …

9 edizioni

Vita e destino

5 stelle

Quando Vita e destino era appena nato e il suo autore lo aveva proposto alla rivista Znamja, iniziarono subito i suoi guai. Il caporedattore Koževnikov, infatti, si premurò immediatamente di avvertire il Comitato Centrale per far esaminare quel manoscritto dai contenuti così smaccatamente pericolosi per gli anni Sessanta del XX secolo in URSS. Il Comitato bollò il romanzo come antisovietico e si presentò a casa di Grossman per sequestrare qualunque materiale riportasse tracce del manoscritto.

Grossman protestò, arrivando anche a scrivere a Chruščëv, ma l’unica risposta che ottenne fu che il suo libro avrebbe potuto danneggiare l’Unione Sovietica e che quindi non sarebbe stato pubblicato per molto, molto tempo. Comprensibilmente, Grossman non la prese bene e i suoi ultimi anni, passati sotto stretta sorveglianza da “esiliato in patria”, furono tutt’altro che sereni.

Fortuna volle che prima del sequestro Grossman fece fare delle copie che furono tenute nascoste e al …

Argomenti

  • The Holocaust