144, pagine
lingua Italian
Pubblicato il 22 Ottobre 2013 da Luni Editrice.
144, pagine
lingua Italian
Pubblicato il 22 Ottobre 2013 da Luni Editrice.
L’Yi Quan si pone come obiettivo quello di allenare e istruire il praticante mediante lo sviluppo delle naturali capacità istintive del corpo e della mente – ovvero del riflesso più elevato dello spirito primordiale dell’uomo – capacità istintive che permettono di sfruttare al massimo le funzioni fisiche e mentali dell’individuo.
Secondo la ricostruzione storica che Wang Xiang Zhai compie nel rintracciare le origini dell’arte marziale che ha ricreato, durante la dinastia Han, Hua Tuo creò il Gioco dei Cinque Animali, poi, dalla trasmissione dell’arte di allenare il fisico unita alla tecnica di meditazione insegnata da Bodhidharma nel Monastero di Shaolin nacque l’Yi Quan, «pugilato dell’intenzione» (noto anche come Xin Yi Quan, «pugilato del cuore e dell’intenzione»). In seguito, come dice la leggenda, il generale Yue Fei, nel XIII secolo, sintetizzò gli stili delle varie scuole nel pugilato che avrebbe preso il nome di Xing Yi Quan, «pugilato della forma e …
L’Yi Quan si pone come obiettivo quello di allenare e istruire il praticante mediante lo sviluppo delle naturali capacità istintive del corpo e della mente – ovvero del riflesso più elevato dello spirito primordiale dell’uomo – capacità istintive che permettono di sfruttare al massimo le funzioni fisiche e mentali dell’individuo.
Secondo la ricostruzione storica che Wang Xiang Zhai compie nel rintracciare le origini dell’arte marziale che ha ricreato, durante la dinastia Han, Hua Tuo creò il Gioco dei Cinque Animali, poi, dalla trasmissione dell’arte di allenare il fisico unita alla tecnica di meditazione insegnata da Bodhidharma nel Monastero di Shaolin nacque l’Yi Quan, «pugilato dell’intenzione» (noto anche come Xin Yi Quan, «pugilato del cuore e dell’intenzione»). In seguito, come dice la leggenda, il generale Yue Fei, nel XIII secolo, sintetizzò gli stili delle varie scuole nel pugilato che avrebbe preso il nome di Xing Yi Quan, «pugilato della forma e dell’intenzione».
A Wang Xiang Zhai quest’arte pervenne attraverso un maestro straordinario, che era anche suo parente: Guo Yunshen (detto «la mano divina distruttrice»), secondo il quale, nell’insegnamento dello Xing Yi Quan, la posizione statica zhan zhuang, o «posizione del palo eretto, doveva costituire la base del lavoro dei principianti.
Con lo zhan zhuang siamo al cuore di questa raccolta di testi del Maestro Wang Xiang Zhai: instancabilmente, lungo tutto il corso del testo, la scaturigine della forza e dell’efficacia marziale, dell’abilità nell’arte della coordinazione del movimento capace di conseguire la vittoria, viene riportata all’immobilità, a quell’immobilità che è il Dao, ovvero il vuoto primordiale che è la fonte di ogni energia, della salute, dell’abilità nel movimento, dell’efficacia nel combattimento.