Dialoghi sull'anarchia

248, pagine

lingua italiano

Pubblicato da elèuthera.

ISBN:
978-88-3302-177-5
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5 stelle (2 recensioni)

In queste conversazioni, avvenute poco prima della sua prematura scomparsa, Graeber ci lascia un ultimo geniale mosaico del mondo contemporaneo, in cui miscela sapientemente riflessioni politiche, sapere antropologico ed esperienze militanti. In un fitto dialogo attento a ridisegnare una genealogia anarchica che non si esaurisce nella «cultura atlantica», i tre interlocutori interrogano Graeber non tanto sulla storia o i fondamenti del pensiero libertario quanto sull'importanza di uno sguardo anarchico per interpretare il mondo. Ne esce, come sottolinea Stefano Boni, una visione originale – elaborata sul campo da un pensiero-azione in continua trasformazione – che impedisce il formarsi di una teoria «forte» dell'anarchia intesa come destino o identità. Ed è precisamente la forma dialogica, rivendicata da tutti gli interlocutori, la modalità che consente di costruire questa visione non autoriale ma collettiva, l'unica in grado di far emergere pensieri che nessun individuo da solo potrebbe mai avere. E in definitiva, ci dice …

2 edizioni

ha recensito Dialoghi sull'anarchia di David Graeber

Punto di inizio o d'arrivo su Graeber e il suo lavoro

5 stelle

Può considerarsi un inizio per approfondire le idee e gli studi di Graeber, come ho fatto io, o un riassunto della sua vita produttiva. La forma dialogica è fica perchè rappresenta trova in questo un'espressione dei mezzi e fini che l'anarchia cerca. Purtroppo i temi trattati tra i 4, avendo un carattere colloquiale (e tenendo conto il background culturale dei protagonisti) danno per scontato moltissimi precetti di carattere sociologico, filosofico o antropologico; il che non rende la lettura molto scorrevole, sebbene provino sempre a spiegarsi. Restano ferme le prospettive illuminanti offerte.

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