Di che cosa parliamo quando parliamo di libri

Brossura, 299 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 12 Ottobre 2015 da Utet.

ISBN:
978-88-511-3401-3
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4 stelle (1 recensione)

Perché tante persone amano la carta e disprezzano gli e-book? Come mai i cosiddetti "lettori forti" affollano i festival, dove in meno di un'ora gli scrittori sono costretti a riassumere il loro libro? E perché gli scrittori sembrano così entusiasti all'idea di prestarsi a questa banalizzazione pubblica? Esiste la possibilità di dare un giudizio critico obiettivo, a prescindere da chi siamo e da dove veniamo? Il copyright è davvero un diritto intoccabile? E la traduzione è un processo neutro o una rielaborazione che stravolge sempre l'originale? In fin dei conti, poi: qual è il vero motivo per cui scriviamo libri? Per quale motivo li leggiamo? Porsi domande, sollevare obiezioni, è il modo in cui Tim Parks scardina le più quiete sicurezze del mondo letterario. Quelle sicurezze che condividiamo un po' tutti, che ci fanno sentire parte di una comunità nobile e salda: la comunità di chi ama leggere, scrivere, parlare …

4 edizioni

Di che cosa parliamo quando parliamo di libri

4 stelle

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Di cosa parliamo quando parliamo di libri è uno dei rari casi in cui il titolo inglese, Where I’m Reading From, è meno suggestivo di quello italiano, che cita una famosa raccolta di racconti di Raymond Carver, Di cosa parliamo quando parliamo d'amore. Inoltre, anche Di cosa parliamo quando parliamo di libri è una raccolta: non di racconti, ma di brevi saggi sui libri e su tutto ciò che gravita loro intorno.

È vero che non tutti i piccoli saggi di Tim Parks son riusciti con il buco, ma io vi consiglio tantissimo di leggere questo libro: affronta una serie di questioni – che ci si pone spesso e alle quali si danno sempre un po’ le stesse risposte – proponendo un punto di vista diverso e uno spunto di riflessione niente affatto banale. Il saggio …