Baylee ha recensito Redenzione e Tormento di Sylvain Reynard
Redenzione e Tormento
1 stella
Avviso sul contenuto La recensione contiene blandi spoiler
Sono arrivata in fondo al libro. E' stata una faticaccia, ma alla fine ce l'ho fatta. E sinceramente non riesco a capire il fascino di questa coppia, Gabriel e Julia, il professore e la sua ormai ex studentessa.
Questo secondo volume prende avvio da dove li avevamo lasciati, cioè al risveglio dalla loro prima notte di sesso. E dopo che Gabriel ci ha fatto una testa così nel rassicurarsi delle condizioni di Julia, cosa fa? La porta a zonzo per Firenze, mettendola in bella mostra di fronte all'ambiente accademico. E la cosa assurda è che poi si stupiscono pure quando qualcuno li denuncia per aver infranto il regolamento universitario.
Si rischia lo scandalo, la fine delle loro carriere, etc... I piccioncini (anche se sarei tentata da definirli in ben altro modo... magari con un toscanismo...) sono costretti a separarsi (dopo una dettagliatissima e oltremodo noiosa parte in cui Reynard ci descrive tutta l'indagine interna, dove i brutti e cattivi professori attentano al loro sacro amore).
Gabriel fa il martire. Julia si crogiola nella disperazione perché pensa che Gabriel abbia smesso di amarla. Lui certo non le facilita il compito: dato che i brutti e cattivi professori erano in ascolto (Ah, sì? A me sembrava che i due stessero in un corridoio vuoto in compagnia dei rispettivi avvocati...), non poteva dirle come stavano davvero le cose. E poi è un modo così dozzinale di separarsi dalla propria fidanzata in un momento così drammatico! Il professor Emerson se ne scappa quindi fuori con qualche citazione - che strano, l'avreste mai detto? - della quale Julia deve scoprire il significato.
Ovvio che la poveretta non capisce niente. E quel gran genio di Emerson se ne stupisce pure quando avverrà la provvidenziale riconciliazione. Seriamente, una donna dovrebbe sognare di stare con un uomo così cogl***e?
E credetemi, la riconciliazione non è meno assurda della separazione. Julia gli rimprovera di prendere le decisioni anche per lei, senza tener conto delle sue opinioni. Verissimo. Gabriel fa tutto il contrito, il carino&coccoloso e poi? Se ne esce fuori che non faranno più sesso finché non si sposeranno, perché - secondo lui, ovviamente - non possono andare a letto insieme finché Julia non ha di nuovo completa fiducia in lui.
Quindi, morale della favola, si sposano perché Gabriel non glielo dà e Julia è fuori di sé dalla voglia e non vuole nessun'altro che lui. E' così romantico che mi si è davvero sciolto il cuore.
Avete notato qualcosa in tutto questo? La solita, patetica e irritante somiglianza con Twilight (o forse dovrei specificare... New Moon ed Eclipse). Se questo non è abbastanza, posso dirvi che l'amico Paul consolerà la povera Julia dal cuore spezzato e - ovviamente - verrà respinto perché la ragazza non è in grado di dargli quell'amore totale che lui merita. Bla, bla, bla.
E altrettanto ovviamente, nel mezzo di tutto questo, ci sono citazioni e riferimenti a questo e a quest'altro (incluso il povero Dante). Per fortuna le scene di sesso sono pochissime: sono ancora traumatizzata da quella del primo volume. Non ho riscontrato neanche tutta questa eleganza: per esserlo non basta citare grandi autori o far vestire i propri personaggi con completi di Armani.