Pourquoi être heureux quand on peut être normal? étrange question, à laquelle Jeanette Winterson répond en menant une existence en forme de combat. Dès l'enfance, il faut lutter : contre une mère adoptive sévère, qui s'aime peu et ne sait pas aimer. Contre les diktats religieux ou sociaux. Ce livre est une autobiographie guidée par la fantaisie et la férocité, mais c'est surtout l'histoire d'une quête, celle du bonheur. La vie est faite de couches, elle est fluide, mouvante, fragmentaire, dit Jeanette Winterson. En racontant sa trajectoire hors du commun - de la petite fille issue du prolétariat de Manchester à l'écrivain reconnu -, elle rend hommage à toutes les femmes engagées dans la bataille pour leur liberté. Née en Angleterre en 1959, Jeanette Winterson a connu le succès dès la parution de son premier roman, Les oranges ne sont pas les seuls fruits (réédité aux éditions de …
Roman personnel.
Pourquoi être heureux quand on peut être normal? étrange question, à laquelle Jeanette Winterson répond en menant une existence en forme de combat. Dès l'enfance, il faut lutter : contre une mère adoptive sévère, qui s'aime peu et ne sait pas aimer. Contre les diktats religieux ou sociaux. Ce livre est une autobiographie guidée par la fantaisie et la férocité, mais c'est surtout l'histoire d'une quête, celle du bonheur. La vie est faite de couches, elle est fluide, mouvante, fragmentaire, dit Jeanette Winterson. En racontant sa trajectoire hors du commun - de la petite fille issue du prolétariat de Manchester à l'écrivain reconnu -, elle rend hommage à toutes les femmes engagées dans la bataille pour leur liberté. Née en Angleterre en 1959, Jeanette Winterson a connu le succès dès la parution de son premier roman, Les oranges ne sont pas les seuls fruits (réédité aux éditions de l'Olivier en 2012). Couronnée de prix, elle devient une figure du mouvement féministe. De romans baroques en essais sur l'identité sexuelle (Le Sexe des cerises ou Powerbook), elle a imposé sa voix singulière dans la littérature britannique. Les livres de Jeanette Winterson, apatrides et sans visage, brillent des multiples reflets de la grande Albion : la majesté de Shakespeare, l'absolutisme de Lawrence, le calme de Woolf ou la farce de Chaucer. C'est une magicienne. Ali Smith, The Scotsman.
Review of 'Perché essere felice quando puoi essere normale?' on 'Goodreads'
4 stelle
Ho iniziato la lettura l'anno scorso, per poi abbandonarla perché non riusciva a prendermi. Lo riprendo in mano qualche giorno fa e lo divoro. Forse è vero che i libri ci sembrano belli o brutti a seconda del periodo che stiamo vivendo.
Review of 'Perché essere felice quando puoi essere normale?' on 'Goodreads'
4 stelle
La prima cosa che mi viene da dire riguarda a questo libro autobiografico è: Jeanette Winterson ha avuto una vita per la quale valga la pena scrivere un'autobiografia (non si può certo dire di tutte le autobiografie che transitano nelle librerie). La seconda è: quanti danni riesce a fare chi vede la felicità come un peccato capitale dalla quale non c'è redenzione?
Mi ha sempre fatto una pessima impressione chi si ostina a vedere degrado morale nella rilassatezza e nella gioia di vivere: è un modo cupo di campare. C'è già abbastanza dolore nella vita di ognuno, devi anche vedere l'apocalisse dietro ogni angolo?
Eppure è con una madre così che è cresciuta l'autrice, che ha la mia stima per aver cercato di capirla e perdonarla: forse, nei suoi panni, avrei continuato ad avercela con lei per tutta la vita.
Primo libro di Jeanette Winterson che leggo, penso proprio che …
La prima cosa che mi viene da dire riguarda a questo libro autobiografico è: Jeanette Winterson ha avuto una vita per la quale valga la pena scrivere un'autobiografia (non si può certo dire di tutte le autobiografie che transitano nelle librerie). La seconda è: quanti danni riesce a fare chi vede la felicità come un peccato capitale dalla quale non c'è redenzione?
Mi ha sempre fatto una pessima impressione chi si ostina a vedere degrado morale nella rilassatezza e nella gioia di vivere: è un modo cupo di campare. C'è già abbastanza dolore nella vita di ognuno, devi anche vedere l'apocalisse dietro ogni angolo?
Eppure è con una madre così che è cresciuta l'autrice, che ha la mia stima per aver cercato di capirla e perdonarla: forse, nei suoi panni, avrei continuato ad avercela con lei per tutta la vita.
Primo libro di Jeanette Winterson che leggo, penso proprio che continuerò nella scoperta di questa autrice. Dato che Perché essere felice quando puoi essere normale? è anche la storia di come sono nati alcuni dei suoi libri (in particolare, Non ci sono solo le arance), mi ha messo molta curiosità di conoscere altri suoi lavori.