Baylee ha recensito Behind These Doors di Jude Lucens
Review of 'Behind These Doors' on 'Goodreads'
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Avevo una paura tremenda di questo libro e invece ha finito per farmi fare pace con i romance storici: un’altra conferma del fatto che il problema non sono i generi, ma chi scrive brutti libri pieni di stereotipi. Ammetto che con il romance storico questo è più difficile: come essere credibili con una storia d’amore moderna in epoche nelle quali certe riflessioni non erano ancora state fatte o erano in uno stadio embrionale?
Chiamate Jude Lucens e fatevelo spiegare perché è stata bravissima da questo punto di vista: sono rimasta colpita dalla sua capacità di introdurre poliamore, femminismo e classismo in maniera assolutamente credibile per il 1906. Ho ancora gli occhi a cuoricino davanti a cotanta intersezionalità, alla dimostrazione semplice e pratica di come una persona potrebbe essere discriminata in un ambito, ma privilegiata in un altro.
Ho …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Avevo una paura tremenda di questo libro e invece ha finito per farmi fare pace con i romance storici: un’altra conferma del fatto che il problema non sono i generi, ma chi scrive brutti libri pieni di stereotipi. Ammetto che con il romance storico questo è più difficile: come essere credibili con una storia d’amore moderna in epoche nelle quali certe riflessioni non erano ancora state fatte o erano in uno stadio embrionale?
Chiamate Jude Lucens e fatevelo spiegare perché è stata bravissima da questo punto di vista: sono rimasta colpita dalla sua capacità di introdurre poliamore, femminismo e classismo in maniera assolutamente credibile per il 1906. Ho ancora gli occhi a cuoricino davanti a cotanta intersezionalità, alla dimostrazione semplice e pratica di come una persona potrebbe essere discriminata in un ambito, ma privilegiata in un altro.
Ho amato tutti i personaggi principali, Henrietta, Rupert, Audrey e Lucien, così come quelli secondari come Ben e Cath. Potreste trovare seccanti le lunghe discussioni tra i membri delle varie relazioni, ma parlare è uno dei capisaldi del poliamore, quindi io le ho trovate molto realistiche – oltre a essere molto interessanti, finalmente dei modelli relazionali sani dove è importante il benessere di ogni componente.
L’unico difetto per me è stata l’inesperienza: Lucens non è riuscita a gestire nella maniera più efficace per la narrazione tutte l’intersezionalità che ha inserito: intendo dire che, ai fini della storia, aver inserito la questione del suffragio femminile non ha grande rilevanza e sembra che sia stata messa lì un po’ a caso. Diciamo che il mio lato femminista era comunque contento, mentre il mio lato di lettrice ha pensato che si potesse fare di meglio.
Ma questo è solo l’esordio di Lucens: mi toccherà tenerla d’occhio...