Baylee ha recensito Japanese Death Poems di Yoel Hoffmann
Japanese Death Poems
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Innanzi tutto devo scrivere che mi è piaciuta molto questa edizione: la raccolta viene introdotta da una lunga introduzione volta a contestualizzare le poesie che si andranno a leggere. Quindi, oltre alla presentazione della poesia giapponese, dei tanka e degli haiku, abbiamo la storia culturale della morte in Giappone e come questa si sia intrecciata con la poesia, dando vita a una pratica letteraria particolare, quella dell’ultima poesia scritta prima di morire – jisei in giapponese.
Inoltre, quasi ogni componimento è accompagnato da una breve spiegazione che ne chiarisce alcuni punti, fornendo le informazioni necessarie sulla vita dell’autorǝ, oppure sul contesto storico-culturale, o ancora sui giochi di parole e le figure retoriche utilizzate. Senza tutte queste informazioni, probabilmente sarei qui a scrivere una roba tipo Sì, carine, ma non mi hanno detto granché perché non avrei capito …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Innanzi tutto devo scrivere che mi è piaciuta molto questa edizione: la raccolta viene introdotta da una lunga introduzione volta a contestualizzare le poesie che si andranno a leggere. Quindi, oltre alla presentazione della poesia giapponese, dei tanka e degli haiku, abbiamo la storia culturale della morte in Giappone e come questa si sia intrecciata con la poesia, dando vita a una pratica letteraria particolare, quella dell’ultima poesia scritta prima di morire – jisei in giapponese.
Inoltre, quasi ogni componimento è accompagnato da una breve spiegazione che ne chiarisce alcuni punti, fornendo le informazioni necessarie sulla vita dell’autorǝ, oppure sul contesto storico-culturale, o ancora sui giochi di parole e le figure retoriche utilizzate. Senza tutte queste informazioni, probabilmente sarei qui a scrivere una roba tipo Sì, carine, ma non mi hanno detto granché perché non avrei capito quasi nulla.
Per il resto, Japanese Death Poems offre un ampio campionario dei molti modi possibili di affrontare la morte: da quelli più religiosi (una sezione della raccolta è dedicata interamente ai jisei dellз monacз zen) a quelli più terreni; da quelli più sereni a quelli più prosaici (della serie, la morte è morte anche se scrivo un bel jisei). Si ha la sensazione di visitare un cimitero monumentale e di leggere una serie di epitaffi. Non la più allegra delle letture, ma nemmeno così deprimente come si potrebbe pensare.
In generale, l’ho trovata rassicurante: essendo un’esperienza tendenzialmente sgradevole che dobbiamo fare tuttз, ho trovato confortante leggere di tutte queste persone che hanno condiviso con tuttз noi il loro dispiacere di lasciare il mondo e/o la loro serenità di farlo dopo aver vissuto (e non necessariamente una vita ideale, ma una vita normale, con i suoi alti e bassi).
