The Day of the Triffids is a 1951 post-apocalyptic novel by the English science fiction author John Wyndham. After most people in the world are blinded by an apparent meteor shower, an aggressive species of plant starts killing people. Although Wyndham had already published other novels using other pen name combinations drawn from his real name, this was the first novel published as "John Wyndham".
The story has been made into the 1962 feature film of the same name, three radio drama series (in 1957, 1968 and 2001) and two TV series (in 1981 and 2009). It was nominated for the International Fantasy Award in 1952, and in 2003 the novel was listed on the BBC's survey The Big Read.
It was the inspiration for the zombie movie 28 Days Later. In 2021, the novel was one of six classic science fiction novels by British authors selected by Royal Mail …
The Day of the Triffids is a 1951 post-apocalyptic novel by the English science fiction author John Wyndham. After most people in the world are blinded by an apparent meteor shower, an aggressive species of plant starts killing people. Although Wyndham had already published other novels using other pen name combinations drawn from his real name, this was the first novel published as "John Wyndham".
The story has been made into the 1962 feature film of the same name, three radio drama series (in 1957, 1968 and 2001) and two TV series (in 1981 and 2009). It was nominated for the International Fantasy Award in 1952, and in 2003 the novel was listed on the BBC's survey The Big Read.
It was the inspiration for the zombie movie 28 Days Later. In 2021, the novel was one of six classic science fiction novels by British authors selected by Royal Mail to feature on a series of UK postage stamps.
The plot is a bit spoiled as the novel served as inspiration for the equally disturbing/terrifying movie "28 Days Later", though there are no zombies in this one. More than one heartbreaking scene in this book, so reader beware.
Di recente ho pianificato una lettura monografica di classici della fantascienza anglofona (no, quella di fantasy anglofono non è finita, ma è comunque molto avanti sul piano di lavoro e io sono saturo) e quando mi hanno consigliato The Day of the Triffids non mi aveva convinto granché: personalmente odio la sci-fi apocalittica in cui una famigliola perfetta sopravvive alla fine dei tempi grazie al privilegio bianco e al potere dell'Amore, cfr. l'orrendo film 2012. Questo detto, ringrazio tanto chi alla fin fine mi ha regalato il romanzo, perché a quel punto ho fatto il passo di leggerlo senza pregiudizi e l'ho adorato: a quanto pare a me fa schifo la sci-fi apocalittica ingurgitata e defecata da Hollywood, ma quella matura con dietro una visione artistica mi piace assai, e The Day of the Triffids trasuda visione artistica. È un romanzo degli anni Cinquanta calato appieno nello Zeitgeist …
Di recente ho pianificato una lettura monografica di classici della fantascienza anglofona (no, quella di fantasy anglofono non è finita, ma è comunque molto avanti sul piano di lavoro e io sono saturo) e quando mi hanno consigliato The Day of the Triffids non mi aveva convinto granché: personalmente odio la sci-fi apocalittica in cui una famigliola perfetta sopravvive alla fine dei tempi grazie al privilegio bianco e al potere dell'Amore, cfr. l'orrendo film 2012. Questo detto, ringrazio tanto chi alla fin fine mi ha regalato il romanzo, perché a quel punto ho fatto il passo di leggerlo senza pregiudizi e l'ho adorato: a quanto pare a me fa schifo la sci-fi apocalittica ingurgitata e defecata da Hollywood, ma quella matura con dietro una visione artistica mi piace assai, e The Day of the Triffids trasuda visione artistica. È un romanzo degli anni Cinquanta calato appieno nello Zeitgeist dei tempi? Inevitabile, quindi sicuramente ci saranno passaggi che sanno di antico, per stile e per mentalità – ma sanno di antico, non di retrogrado, quindi ci portano a constatare il divario culturale senza rimanerne schifati. Detto questo, ci sono idee speculative affascinanti? A piene mani, in realtà la catastrofe è composta da due fattori che si intersecano. L'atmosfera è agghiacciante e avvincente? Più e più volte. La prosa è curata? Molto, non leggevo un narratore autodiegetico così gustoso dai tempi di [b:The Birthgrave|23591060|The Birthgrave (Birthgrave, #1)|Tanith Lee|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1436198132l/23591060.SY75.jpg|1308829]. C'è pathos e sentimento? È melodrammatico, ma ce n'è e funziona. Alla fine lascia un senso di ispirazione e proattività? Tantissimo, e questo per me è il più grande dei meriti.