When a freak cosmic event renders most of Earth's population blind, Bill Masen is one of the lucky few to reatin his sight. The London he walks is crammed with groups of men and women needing help, some ready to prey on those who can still see. But another menace stalks blind and sighted alike. With nobody to stop their spread, the Triffids – mobile plants with lethal stingers and carnivorous appetites – seem set to wipe out the survivors.
THE DAY OF THE TRIFFIDS is perhaps the most famous catastrophe novel of the twentieth century and its startling imagery of desolate streets and lurching, lethal plant life reatins its power to haunt today.
"Has captivated readers for over half a century." Guardian
The plot is a bit spoiled as the novel served as inspiration for the equally disturbing/terrifying movie "28 Days Later", though there are no zombies in this one. More than one heartbreaking scene in this book, so reader beware.
Di recente ho pianificato una lettura monografica di classici della fantascienza anglofona (no, quella di fantasy anglofono non è finita, ma è comunque molto avanti sul piano di lavoro e io sono saturo) e quando mi hanno consigliato The Day of the Triffids non mi aveva convinto granché: personalmente odio la sci-fi apocalittica in cui una famigliola perfetta sopravvive alla fine dei tempi grazie al privilegio bianco e al potere dell'Amore, cfr. l'orrendo film 2012. Questo detto, ringrazio tanto chi alla fin fine mi ha regalato il romanzo, perché a quel punto ho fatto il passo di leggerlo senza pregiudizi e l'ho adorato: a quanto pare a me fa schifo la sci-fi apocalittica ingurgitata e defecata da Hollywood, ma quella matura con dietro una visione artistica mi piace assai, e The Day of the Triffids trasuda visione artistica. È un romanzo degli anni Cinquanta calato appieno nello Zeitgeist …
Di recente ho pianificato una lettura monografica di classici della fantascienza anglofona (no, quella di fantasy anglofono non è finita, ma è comunque molto avanti sul piano di lavoro e io sono saturo) e quando mi hanno consigliato The Day of the Triffids non mi aveva convinto granché: personalmente odio la sci-fi apocalittica in cui una famigliola perfetta sopravvive alla fine dei tempi grazie al privilegio bianco e al potere dell'Amore, cfr. l'orrendo film 2012. Questo detto, ringrazio tanto chi alla fin fine mi ha regalato il romanzo, perché a quel punto ho fatto il passo di leggerlo senza pregiudizi e l'ho adorato: a quanto pare a me fa schifo la sci-fi apocalittica ingurgitata e defecata da Hollywood, ma quella matura con dietro una visione artistica mi piace assai, e The Day of the Triffids trasuda visione artistica. È un romanzo degli anni Cinquanta calato appieno nello Zeitgeist dei tempi? Inevitabile, quindi sicuramente ci saranno passaggi che sanno di antico, per stile e per mentalità – ma sanno di antico, non di retrogrado, quindi ci portano a constatare il divario culturale senza rimanerne schifati. Detto questo, ci sono idee speculative affascinanti? A piene mani, in realtà la catastrofe è composta da due fattori che si intersecano. L'atmosfera è agghiacciante e avvincente? Più e più volte. La prosa è curata? Molto, non leggevo un narratore autodiegetico così gustoso dai tempi di [b:The Birthgrave|23591060|The Birthgrave (Birthgrave, #1)|Tanith Lee|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1436198132l/23591060.SY75.jpg|1308829]. C'è pathos e sentimento? È melodrammatico, ma ce n'è e funziona. Alla fine lascia un senso di ispirazione e proattività? Tantissimo, e questo per me è il più grande dei meriti.