« Vous auriez de très jolis pieds si vous en preniez soin, dit la vierge Bethan.
— Ch’est bien aimable à toi, répondit Cohen le Barbare. Mais des pédicures j’en rencontre pas chouvent dans ma profechion. »
Octogénaire, borgne, chauve, édenté, Cohen, le plus grand héros de tous les temps réussira-t-il à tirer Deuxfleurs et Rincevent des griffes de leurs poursuivants ?
Car une étoile rouge menace de percuter le Disque-monde, dont la survie repose sur le sorcier calamiteux : dans son esprit brumeux se tapit le Huitième Sortilège...
Avec une distribution prestigieuse dans les seconds rôles : le Bagage, l’In-Octavo, Herrena la Harpie, Kwartz le troll, Trymon l’enchanteur maléfique et, naturellement LA Mort.
Une aventure fantastique sans précédent. Ou peut-être une gigantesque fumisterie, plus encore que La Huitième Couleur.
Cosa accade quando metti insieme un mago mancato e un turista naϊf in un'avventura per salvare il Mondo Disco? Ne viene fuori un romanzo divertente e profondo, ecco cosa. Una meravigliosa rarità.
Ad ogni paragrafo, Terry Pratchett sembra dirci che gli scrittori tendono a prendersi troppo sul serio. Eroi indomiti, fanciulle perfette, Bene Supremo, Male Assoluto. E chi li ha mai visti? Pratchett butta tutti giù dal piedistallo e li prende in giro, lasciandoci in dono saggezza con battute d'arguzia.
Naturalmente, come tutti i druidi, essi credevano nell'essenziale unità di ogni forma di vita, nel potere curativo delle piante, nel ritmo naturale delle stagioni. E nel bruciare vivo chiunque non si avvicinasse a tutto questo nella giusta disposizione d'animo.
Leggere un libro di Pratchett è come partecipare a una festa. Ci si diverte e, quando si gira l'ultima pagina, si ha la sensazione di non aver sprecato il proprio tempo. …
Cosa accade quando metti insieme un mago mancato e un turista naϊf in un'avventura per salvare il Mondo Disco? Ne viene fuori un romanzo divertente e profondo, ecco cosa. Una meravigliosa rarità.
Ad ogni paragrafo, Terry Pratchett sembra dirci che gli scrittori tendono a prendersi troppo sul serio. Eroi indomiti, fanciulle perfette, Bene Supremo, Male Assoluto. E chi li ha mai visti? Pratchett butta tutti giù dal piedistallo e li prende in giro, lasciandoci in dono saggezza con battute d'arguzia.
Naturalmente, come tutti i druidi, essi credevano nell'essenziale unità di ogni forma di vita, nel potere curativo delle piante, nel ritmo naturale delle stagioni. E nel bruciare vivo chiunque non si avvicinasse a tutto questo nella giusta disposizione d'animo.
Leggere un libro di Pratchett è come partecipare a una festa. Ci si diverte e, quando si gira l'ultima pagina, si ha la sensazione di non aver sprecato il proprio tempo. Quando un autore pensa differente, il lettore se la spassa. Cosa c'è, infatti, di più terrificante della morte-della-mente, una morte capace di confondere perfino la Morte in persona?
La voce non credeva agli dei (ciò che per Scuotivento era abbastanza giusto), ma non credeva nemmeno nelle persone.
Succede quando si dà retta a farneticazioni sui “sani principi di una volta” e consimili. Ci si dimentica delle persone, della loro importanza, della loro felicità e benessere. Bisogna sempre fare attenzione e stare in campana: e quale modo migliore per farlo se non riderci su? (Scuotivento probabilmente non sarebbe d'accordo con questa mia affermazione finale: lui vi direbbe di confondervi con l'ambiente circostante e allontanarvi in fretta prima di far saltare la mosca al naso a qualcuno. Questi, infatti, potrebbe decidere che la vostra presenza nel mondo è superflua, se non addirittura dannosa).
This was an absolute blast to read after The Colour of Magic. It's still nuts and kind of all over the place. But I was prepared for that and damn was it fun.