.mau. ha recensito Non avrai altro Cuore all'infuori di me di Andrea Aloi
Review of "Non avrai altro Cuore all'infuori di me" on 'Goodreads'
2 stelle
Questa antologia del settimanale verde degli anni '90, quando si poteva dire "verde" senza rievocare le ronde padane è fondamentalmente un amarcord, perché chi allora era gggiovane possa sfogliare le pagine e dire "c'ero anch'io". Si possono così vedere splendori e miserie dell'Italia di Tangentopoli, e confrontarle con quanto avviene adesso. Il risultato però è un po' deludente, forse perché gli occhiali del passato tendono ad abbellire le cose, fino a che non si va a sbattere contro la dura realtà dei documenti. È anche vero che la satira è un prodotto che va consumato fresco: una battuta sul momento può essere perfetta, ma solo pochissime battute possono resistere agli anni tanto da diventare dei classici. Poi è forse anche vero quanto raccontato da molti: quando Cuore uscì, non c'era nulla del genere in circolazione in Italia, ma poi tutti gli altri quotidiani copiarono lo stile, e adesso queste cose …
Questa antologia del settimanale verde degli anni '90, quando si poteva dire "verde" senza rievocare le ronde padane è fondamentalmente un amarcord, perché chi allora era gggiovane possa sfogliare le pagine e dire "c'ero anch'io". Si possono così vedere splendori e miserie dell'Italia di Tangentopoli, e confrontarle con quanto avviene adesso. Il risultato però è un po' deludente, forse perché gli occhiali del passato tendono ad abbellire le cose, fino a che non si va a sbattere contro la dura realtà dei documenti. È anche vero che la satira è un prodotto che va consumato fresco: una battuta sul momento può essere perfetta, ma solo pochissime battute possono resistere agli anni tanto da diventare dei classici. Poi è forse anche vero quanto raccontato da molti: quando Cuore uscì, non c'era nulla del genere in circolazione in Italia, ma poi tutti gli altri quotidiani copiarono lo stile, e adesso queste cose per noi sono scontate.
Il libro termina con una serie di brevi interviste a chi ha fatto parte della redazione; sembra di leggere i vangeli, nel senso che le storie raccontate collimano a grandi linee ma ognuno poi ricorda i particolari a modo suo. Forse il successo dipende anche da quello.