.mau. ha recensito Recreations in mathematics di H. E. Licks
Review of 'Recreations in mathematics' on 'Goodreads'
3 stelle
Non è facilissimo scoprire chi sia stato questo signore H. E. Licks che è indicato come autore di questo libro (H.E.Licks, Recreations in mathematics, Van Nostrand 1917, pag. 155), pubblicato quasi un secolo fa, e recuperabile online perché ormai fuori copyright. Per fortuna ci viene in soccorso Wikipedia, che spiega che è uno pseudonimo di tale Mansfield Merriman, ingegnere civile statunitense. Vi dirò: avevo intuito che non fosse un matematico, perché già nel 1916 un Vero Matematico non avrebbe parlato dell'esempio di Weierstrass di una funzione continua ma non differenziabile in nessun punto come "unica funzione patologica".
Che dire di questo libro, in generale? Beh, chiaramente non ci si può aspettare chissà che. Io l'ho letto soprattutto per capire cosa passasse cent'anni fa per "matematica ricreativa". A parte le risate nel vedere i capitoli che riprendono altri giornali, con un effetto "De bello Gallico" (sulle prime pensavo che Licks …
Non è facilissimo scoprire chi sia stato questo signore H. E. Licks che è indicato come autore di questo libro (H.E.Licks, Recreations in mathematics, Van Nostrand 1917, pag. 155), pubblicato quasi un secolo fa, e recuperabile online perché ormai fuori copyright. Per fortuna ci viene in soccorso Wikipedia, che spiega che è uno pseudonimo di tale Mansfield Merriman, ingegnere civile statunitense. Vi dirò: avevo intuito che non fosse un matematico, perché già nel 1916 un Vero Matematico non avrebbe parlato dell'esempio di Weierstrass di una funzione continua ma non differenziabile in nessun punto come "unica funzione patologica".
Che dire di questo libro, in generale? Beh, chiaramente non ci si può aspettare chissà che. Io l'ho letto soprattutto per capire cosa passasse cent'anni fa per "matematica ricreativa". A parte le risate nel vedere i capitoli che riprendono altri giornali, con un effetto "De bello Gallico" (sulle prime pensavo che Licks parlasse di sé in terza persona...) devo dire che la parte di "amusements" non è che fosse poi così divertente (a parte gli sproloqui sui quadrati magici che all'epoca dovevano davvero essere apprezzati), mentre per esempio ho trovato molte chicche storiche - spero vere! - che non conoscevo affatto. Gli accenni sulla trigonometria iperbolica sono interessanti, anche perché è raro trovarli in testi non tecnici; altre cose sono più banali e si possono tranquillamente saltare.
In definitiva, un testo solo per appassionati, ma che potrà dare loro qualche soddisfazione.