.mau. ha recensito Critica della democrazia digitale di Fabio Chiusi
Review of 'Critica della democrazia digitale' on 'Goodreads'
4 stelle
Avevo già letto Contro le elezioni di David van Reybrouck, ma per avere le idee più chiare su cosa succede nel campo della cosiddetta "e-democrazia" mi sono dedicato anche a questo libro. Anche se il libro ha ormai qualche anno direi che la sua tesi di base non sia cambiata: la democrazia digitale non funziona. Ci sono stati tanti tentativi in giro per il mondo, ma il risultato è quasi sempre lo stesso: poca partecipazione, difficoltà di impedire che gruppi organizzati monopolizzino l'agenda, e scarso interesse da parte del mondo politico ad accettare i risultati ottenuti in questo modo. Chiusi presenta moltissimi esempi, notando come ci siano temi comuni - per esempio, non serve lasciare votare le iniziative per troppo tempo perché non c'è un effetto long seller; in compenso, occorrono molti anni per abituare i cittadini a questa possibilità. Un'altra cosa necessaria perché i progetti portino a qualche risultato …
Avevo già letto Contro le elezioni di David van Reybrouck, ma per avere le idee più chiare su cosa succede nel campo della cosiddetta "e-democrazia" mi sono dedicato anche a questo libro. Anche se il libro ha ormai qualche anno direi che la sua tesi di base non sia cambiata: la democrazia digitale non funziona. Ci sono stati tanti tentativi in giro per il mondo, ma il risultato è quasi sempre lo stesso: poca partecipazione, difficoltà di impedire che gruppi organizzati monopolizzino l'agenda, e scarso interesse da parte del mondo politico ad accettare i risultati ottenuti in questo modo. Chiusi presenta moltissimi esempi, notando come ci siano temi comuni - per esempio, non serve lasciare votare le iniziative per troppo tempo perché non c'è un effetto long seller; in compenso, occorrono molti anni per abituare i cittadini a questa possibilità. Un'altra cosa necessaria perché i progetti portino a qualche risultato è la necessità di facilitatori che aiutino i cittadini a scrivere proposte realizzabili in pratica, senza dimenticarci di tutti i problemi di sicurezza. In definitiva, abbiamo tanta strada da fare, e quello che ci è venduto oggi come "democrazia diretta" non è altro che una mezza presa in giro.