Tra il 1851 e il 1859, mentre scontava una condanna all'ergastolo per la sua cospirazione contro il regime borbonico, il patriota e rivoluzionario Luigi Settembrini scrisse questo racconto erotico, ambientandolo nell'antica Grecia ed attribuendolo, essendo lui filologo esperto, a un apocrifo Aristeo di Megara, e se ne finse traduttore. Rinvenuto anni dopo da uno studioso della cerchia di Benedetto Croce, fu riconosciuto come operetta del martire risorgimentale, ma, con l'accordo del Croce, venne escluso dalla pubblicazione e nascosto in un armadio. "I Neoplatonici" è infatti, sì un racconto erotico, ma a impronta apertamente voluttuosamente e consapevolmente omosessuale (le peripezie d'amore di due giovanetti perdutamente rapiti l'uno dell'altro), che contrasta in modo ardito col ritratto di severo moralista che la tradizione tramandava del patriota risorgimentale. Occultamento e contrasto che danno un significato al racconto e alla sua vicenda editoriale che Manganelli - nella introduzione che accompagnò, decenni or sono, la prima …
Tra il 1851 e il 1859, mentre scontava una condanna all'ergastolo per la sua cospirazione contro il regime borbonico, il patriota e rivoluzionario Luigi Settembrini scrisse questo racconto erotico, ambientandolo nell'antica Grecia ed attribuendolo, essendo lui filologo esperto, a un apocrifo Aristeo di Megara, e se ne finse traduttore. Rinvenuto anni dopo da uno studioso della cerchia di Benedetto Croce, fu riconosciuto come operetta del martire risorgimentale, ma, con l'accordo del Croce, venne escluso dalla pubblicazione e nascosto in un armadio. "I Neoplatonici" è infatti, sì un racconto erotico, ma a impronta apertamente voluttuosamente e consapevolmente omosessuale (le peripezie d'amore di due giovanetti perdutamente rapiti l'uno dell'altro), che contrasta in modo ardito col ritratto di severo moralista che la tradizione tramandava del patriota risorgimentale. Occultamento e contrasto che danno un significato al racconto e alla sua vicenda editoriale che Manganelli - nella introduzione che accompagnò, decenni or sono, la prima edizione, presentata dal grecista Cantarella che aveva fortuitamente recuperato il testo - interpretava in modo esatto e ancora attuale: «Tutto fa pensare che Settembrini non volesse che quel libro andasse perduto; che lo volesse salvo, anche se clandestino, in attesa dei tempi in cui "martire" potesse veder stampato un testo così audace. I Neoplatonici fu una vera bottiglia gettata in mare, da uno scoglio tricolore e monogamico: che sia arrivata sino a noi è un prodigio; che ora venga stampato una consolazione».
Tenerissima rappresentazione di uomini bisessuali <3
5 stelle
Fatto poco noto: Luigi Settembrini, il letterato dell'Ottocento, ha scritto una novella erotica di qualche decina di pagine, piena di raffinate pornografie – uomini con uomini, uomini con donne, triangoli achillei, triangoli bisessuali (niente saffismo però). Ed è una storia assolutamente deliziosa, scritta con finezza e in grado sia di stuzzicare i sensi sia di scaldare un po' il cuore: molto più valida, mi permetto di dire, della tanto decantata poesia amorosa petrarchesca del nostro Rinascimento. Una lettura fondamentale per chi ricerca quel poco di letteratura classica non eteronormativa composta in Italiano.