Mendel dei libri

lingua Italian

ISBN:: 978-88-459-7068-9

(2 recensioni)

"Buchmendel" is a 1929 short story by the Austrian writer Stefan Zweig. It tells the tragic story of an eccentric but brilliant book peddler, Jakob Mendel, who spends his days trading in one of Vienna's many coffeehouses. With his encyclopaedic mind and devotion to literature, the Poland-born Russian-Jewish immigrant is not only tolerated but liked and admired by both the owner of his local Café Gluck and the cultured Viennese clients with whom he interacts in the pre-war period. In 1915, however, he is falsely accused of collaborating with Austria's enemies and is dispatched to a concentration camp. On his return, towards the end of the war, everything has changed. His mind no longer remembers, his eyes can no longer read, the café undergoes new, brittle ownership, and his clientele have disappeared. Jacob Mendel finally dies, destitute, incapacitated and forgotten. What initially reads as another of the many modest human …

"Buchmendel" is a 1929 short story by the Austrian writer Stefan Zweig. It tells the tragic story of an eccentric but brilliant book peddler, Jakob Mendel, who spends his days trading in one of Vienna's many coffeehouses. With his encyclopaedic mind and devotion to literature, the Poland-born Russian-Jewish immigrant is not only tolerated but liked and admired by both the owner of his local Café Gluck and the cultured Viennese clients with whom he interacts in the pre-war period. In 1915, however, he is falsely accused of collaborating with Austria's enemies and is dispatched to a concentration camp. On his return, towards the end of the war, everything has changed. His mind no longer remembers, his eyes can no longer read, the café undergoes new, brittle ownership, and his clientele have disappeared. Jacob Mendel finally dies, destitute, incapacitated and forgotten. What initially reads as another of the many modest human dramas that Zweig made his speciality, this small tale actually has a far more panoramic subplot, for it is a metaphor of World War I's impact on Viennese life and culture. It is also particularly interesting to the historian for understanding the strategies by which postwar writers reimagined prewar Vienna, how they conceptualised the war itself, and how memory and myth deeply influenced their conception of history. "Buchmendel" was also translated as ""The Old-Book Peddler; A Viennese Tale for Bibliophiles", published in The Old-Book Peddler and Other Tales for Bibliophiles, 1937, translated by Theodore W. Koch, published by Northwestern University, The Charles Deering Library, Evanston, Illinois.

3 edizioni

Baylee ha recensito Mendel dei libri di Stefan Zweig

Mendel dei libri

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

Il nome di Stefan Zweig si è affacciato alla mia mente grazie a Grand Budapest Hotel, film diretto da Wes Anderson e che trae ispirazione proprio dalle opere di questo scrittore. Se non avete visto Grand Budapest Hotel, vi consiglio di farlo: è un film molto bello (vi lascio il trailer).

[Trailer sul mio blog]

Mendel dei libri è il primo libro che leggo di Stefan Zweig: si tratta di una storia brevissima, appena cinquanta pagine, ma sufficientemente lunga affinché l'autore ci trasmetta il suo messaggio in maniera compiuta.

Jakob Mendel è l'eroe di un mondo che ormai non esiste più (o forse non è mai esistito). È un bibliofilo che vive unicamente per i libri e per coloro che si rivolgono a lui in cerca di un consiglio. È in grado di …

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

Il nome di Stefan Zweig si è affacciato alla mia mente grazie a Grand Budapest Hotel, film diretto da Wes Anderson e che trae ispirazione proprio dalle opere di questo scrittore. Se non avete visto Grand Budapest Hotel, vi consiglio di farlo: è un film molto bello (vi lascio il trailer).

[Trailer sul mio blog]

Mendel dei libri è il primo libro che leggo di Stefan Zweig: si tratta di una storia brevissima, appena cinquanta pagine, ma sufficientemente lunga affinché l'autore ci trasmetta il suo messaggio in maniera compiuta.

Jakob Mendel è l'eroe di un mondo che ormai non esiste più (o forse non è mai esistito). È un bibliofilo che vive unicamente per i libri e per coloro che si rivolgono a lui in cerca di un consiglio. È in grado di reperire qualunque libro si stia cercando e di snocciolare agilmente tutti i titoli di libri riguardanti un certo argomento. Un archivio umano al servizio di lettori e studenti, sempre disponibile ed entusiasta.

Purtroppo, però, nella vita di Mendel irrompe la guerra, con il suo carico d'odio e di stupidità. Mai come in questo libriccino si percepisce la guerra come un'onda nera capace di distruggere qualunque cosa, senza discernimento, senza curarsi della bellezza, della poesia, di tutto ciò che di bello e di buono è in grado di fare l'essere umano.

E dopo la guerra? Il mondo è irrimediabilmente cambiato e, da questo punto di vista, Mendel dei libri mi ha ricordato moltissimo La donna giusta di Sándor Márai (qui la mia recensione) e la figura di Làzàr. Questo nuovo mondo postbellico è pieno di persone dedite agli affari e distratte nei confronti di qualunque cosa esuli dalle entrate e dalle uscite. Quale posto potrà mai avere un Mendel dei libri in un mondo così?

R.Fantazzini

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30 Novembre 2020