Brossura, 408 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 31 Dicembre 1891 da Iperborea.
Brossura, 408 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 31 Dicembre 1891 da Iperborea.
Con un eccentrico abito giallo, un astuccio di violino e una boccetta di veleno nel panciotto Johan Nagel compare all’improvviso in una cittadina della costa norvegese. Impossibile capire chi sia veramente questo misterioso sconosciuto, seducente affabulatore, ribelle e cinico, brutale e ultrasensibile. Un uomo che vive di sole emozioni e fantasie contro lo svilente buonsenso, che deride la scienza, il progresso e ogni «professionista della ragione» di fronte all’ineffabile fluire dell’esistenza, che alla retorica dell’impegno e della virtù oppone la libertà dell’istinto e un’umana cialtroneria, sconvolgendo la piccola comunità «per bene» che non riesce ad assimilarlo. Ma è del fiore più ambito di quel fasullo mondo borghese che Nagel s’innamora perdutamente quando incontra Dagny, candida fanciulla con gli occhi azzurri e una lunga treccia d’oro, che è per lui «neve purissima e spessa come seta», espressione di una pienezza e serenità da cui l’uomo tutto passioni e nervi è inesorabilmente …
Con un eccentrico abito giallo, un astuccio di violino e una boccetta di veleno nel panciotto Johan Nagel compare all’improvviso in una cittadina della costa norvegese. Impossibile capire chi sia veramente questo misterioso sconosciuto, seducente affabulatore, ribelle e cinico, brutale e ultrasensibile. Un uomo che vive di sole emozioni e fantasie contro lo svilente buonsenso, che deride la scienza, il progresso e ogni «professionista della ragione» di fronte all’ineffabile fluire dell’esistenza, che alla retorica dell’impegno e della virtù oppone la libertà dell’istinto e un’umana cialtroneria, sconvolgendo la piccola comunità «per bene» che non riesce ad assimilarlo. Ma è del fiore più ambito di quel fasullo mondo borghese che Nagel s’innamora perdutamente quando incontra Dagny, candida fanciulla con gli occhi azzurri e una lunga treccia d’oro, che è per lui «neve purissima e spessa come seta», espressione di una pienezza e serenità da cui l’uomo tutto passioni e nervi è inesorabilmente tagliato fuori. Scritto nel 1892 e considerato tra i primi capolavori di Hamsun, Misteri è il romanzo romantico di un amore ossessivo e impossibile, ma anche una storia di perdizione dentro se stessi, un viaggio nietzschiano tra le pulsioni inconciliabili della natura umana. Anticipatore di quei sotterranei dell’io che porteranno a Joyce e Freud, Nagel rimane l’irriducibile anarchico dell’anima, la voce provocatrice dello spirito libero contro la moderna «saggezza da quattro soldi», perché «quale profitto c’è, in fondo, a spogliare la vita di ogni poesia, sogno e menzogna? Qual è la Verità, lei la conosce?»