cretinodicrescenzago reviewed Costretti a sanguinare by Marco Philopat
Ha vinto il grande fratello (?) - strappiamoci le budella
5 stars
Proverò (male) a recensire il libro come è scritto - tutto così a flusso di coscienza con frasi brevi brevi - e pensate ancora non c'era Twitter, non c'era Internet diffuso, non c'erano tutte le stronzate con cui l'umanità si è fatta fottere dal sistema dalla fine del secolo scorso a oggi, e adesso ci stupiamo pure perché infanti di 2 anni sono già lobotomizzati dalla TV spazzatura su Youtube. Costretti a sanguinare è un'autobiografia e una storia corale - è la storia di Marco "Philopat" Galliani e di tutta la sua compagnia - ed erano tanta gente, sempre qualcuno che usciva e uno che entrava, chi moriva e chi emigrava - in pratica stava morendo la grande contestazione del '68-'77 e tutta la gioventù adolescente della periferia di Milano cercava casa - solo che i vecchi kompagni autonomi stavano tutti rifluendo a vita privata con l'eroina o i patti col PSI di Craxi o direttamente in discoteca. Quindi che facevano 'sti ragazzi e ragazze di Baggio Giambellino Corsico Opera eccetera eccetera - insomma le zone tagliate fuori dalla Milano che conta? - Ascoltavano musica punk fra loro con le rare importazioni dall'Anglosfera - suonavano come potevano con i mezzi che avevano - stavano tutto il giorno fatti come procioni - le vacanze a Londra con i traveler's cheque falsi squattando in case bruciate - ogni paio di anni una persona che molla e una che arriva - le botte dai fascisti le botte dai kompagni stalinisti le botte dai genitori - i triangoli amorosi, la depressione, la scuola che non va - Philopat che scappa di casa e va a vivere in via Correggio 18, una delle prime case occupate politicizzate di Milano, e fra lui e i suoi amici via Correggio diventa anche uno dei primi centri sociali intesi come spazio aggregativo-culturale alternativo antisistema seguendo l'esempio contemporaneo del Leoncavallo - e giù sorrisi e pianti man mano che la storia dei punk si intreccia a quella degli occupanti e Costretti a sanguinare va a raccontare la stessa vicenda dall'altro punto di vista di Le radici del glicine. Storie di una casa occupata. E poi le persone che ci restano secche - i pestaggi delle guardie - i viaggi per fare i mega cortei antifa in Germania e in Sicilia - il finale aperto che segna il trapasso dall'ultima onda del Settantasette al reflusso degli Ottanta - la consapevolezza commossa e commovente che hai appena letto la Storia di noi che le nostre storie non possiamo averle. A rileggere tutto oggi sale il magone - perché nel 1984 il Grande Fratello ha vinto senza sparare un colpo - se non la distruzione di via Correggio - ma finché c'è nichilismo c'è punk e punk è anche speranza.