Questi due libri, che fluiscono come fossero parte di un'unica narrativa ininterrotta, nonostante le differenze nello stile di scrittura, permettono di vedere in ogni immaginario di fantascienza successivo una loro forte influenza. Dopo averli letti sarà impossibile non notare la loro presenza nello sfondo (o anche come ispirazione diretta e palese) di quasi ogni racconto sci-fi.
Ho molto apprezzato la sensibilità ed accuratezza con cui sono rappresentate tematiche come il colonialismo spietato, l'assuefazione alla tecnologia ed il ristagno nella ricerca tipici di una cultura che si adagia sulle comodità della globalizzazione e del tardo capitalismo, nonché la capacità introspettiva e la varietà di tecniche narrative impiegate, soprattutto nei racconti dei pellegrini nel primo libro.