Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire, una famiglia che nel corso degli anni ritrova …
Mi ha fatto fare tardi a cena
5 stars
Un libro letto per un altro club di lettura, lo ho affrontato con poca convinzione inizialmente ma poi mi ha come "rapito", la scrittura è molto scorrevole, è molto ben scritto e "paraculo" al punto giusto, la storia è un misto tra noir e storia d'amore, molto più storiE d'amore in vero, con un'atmosfera plumbea ed a tratti depressiva, pieno di dipendenze (affettive, tossicodipendenza, alcool, cibo), toccando temi di identità e disforia di genere, classismo, genitorialità e rapporti tossici.
Riesce a trascinarti nel dolore, ti fa fare qualche sospiro di sollievo ma mai troppo confortante, anche quando tutto sembra chiudersi ti lascia sempre quel senso leggero di melanconia.
Si arriva al punto in cui sto libro lo devi finire, non puoi fermarti, tanto che, come da titolo, mi ha fatto ritardare la cena, non mi capitava da tempo, non dico assolutamente capolavoro, ma stranamente mi ha preso come non mi …
Un libro letto per un altro club di lettura, lo ho affrontato con poca convinzione inizialmente ma poi mi ha come "rapito", la scrittura è molto scorrevole, è molto ben scritto e "paraculo" al punto giusto, la storia è un misto tra noir e storia d'amore, molto più storiE d'amore in vero, con un'atmosfera plumbea ed a tratti depressiva, pieno di dipendenze (affettive, tossicodipendenza, alcool, cibo), toccando temi di identità e disforia di genere, classismo, genitorialità e rapporti tossici.
Riesce a trascinarti nel dolore, ti fa fare qualche sospiro di sollievo ma mai troppo confortante, anche quando tutto sembra chiudersi ti lascia sempre quel senso leggero di melanconia.
Si arriva al punto in cui sto libro lo devi finire, non puoi fermarti, tanto che, come da titolo, mi ha fatto ritardare la cena, non mi capitava da tempo, non dico assolutamente capolavoro, ma stranamente mi ha preso come non mi aspettavo.
Sulla trama non dico nulla per rispetto a chi lo deve leggere.
“Ero destinato a ereditare il carattere di mio padre. E di mia madre. Invece alla …
A giudicare da quel che vedevo, era solo un ragazzo.
Più o meno della mia età, benché la sua calma solenne mi dicesse che aveva un'anima antica. Nella sua scatola di colori la matita nera era la più corta di tutte.
“Ero destinato a ereditare il carattere di mio padre. E di mia madre. Invece alla …
Non è questo che significa la parola finocchio? Una parola che parlava della mia paura. Della mia incapacità di capire. E del fatto che nessuno ci ha mai chiesto di sederci un momento per dirci, posandoci una mano su una spalla, che a volte va bene che un uomo ami un altro uomo e che anche due uomini fanno una bella coppia.
E soprattutto con quella parola, dissi Ti odio
Come un Roth o uno Schnitzler allo stato incandescente: così ci appare oggi, fin dalle …
Amicizia (più o meno)
5 stars
Uno di quei libri che quando lo leggi gongoli a pensare che potrai consigliarlo ad altre persone perché è breve, fulminante, originale e romantico in un modo non svenevole. E soprattutto, proprio bello.
L'incontro di due amici fraterni che non si vedono da quarantun anni è già uno spunto potente, ma il nucleo del libro è lo svelarsi progressivo delle motivazioni di questa separazione che si dipana in una sorta di duello mentale, ricco di tensione e di riflessioni su amicizia, amore e destino. L'autore si concede anche qualche divagazione, qualcuna più riuscita (ho adorato il personaggio di Nini, la balia novantenne, e il rapporto che ha col protagonista) qualcuna di meno (la descrizione della foresta all'alba, teatro di un importante evento, è piuttosto stucchevole), ma l'economia del libro non ne è inficiata.
Washington, 1885. Il capitano Nemo ruba il Necronomicon dalla Biblioteca del Congresso. Gli agenti del …
Un mappazzone
2 stars
Inizialmente è stato piacevole leggere qualcosa legata ai miti di Cthulhu, ritrovare quelle ambientazioni grazie anche ad una scrittura che prova ad imitare (ahimè non riuscendoci) quella di H.P. Lovecraft, nel susseguirsi del romanzo però inizia a montare il fastidio alla presentazione di ogni personaggio, tra il capitano Nemo, Van Helsing, Acab (si quello di Moby Dick), Tesla, Edison, il presidente americano Chester Arthur e chi più ne ha più ne metta, un polpettone di personaggi di fine 800, quasi fastidioso come "La leggenda degli uomini straordinari". Il racconto breve alla fine (codename Kelpie) proprio perché privo di questa "orgia" di star dell'epoca risulta più interessante ma sempre buttato li, il libro tutto sembra una storia teen con in mezzo anche riferimenti alla sessualità che non hanno alcun senso. Anche la battaglia finale dopo un lungo prologo viene risolta in 2 pagine striminzite senza grosse spiegazioni.
Alla fine c'è una …
Inizialmente è stato piacevole leggere qualcosa legata ai miti di Cthulhu, ritrovare quelle ambientazioni grazie anche ad una scrittura che prova ad imitare (ahimè non riuscendoci) quella di H.P. Lovecraft, nel susseguirsi del romanzo però inizia a montare il fastidio alla presentazione di ogni personaggio, tra il capitano Nemo, Van Helsing, Acab (si quello di Moby Dick), Tesla, Edison, il presidente americano Chester Arthur e chi più ne ha più ne metta, un polpettone di personaggi di fine 800, quasi fastidioso come "La leggenda degli uomini straordinari". Il racconto breve alla fine (codename Kelpie) proprio perché privo di questa "orgia" di star dell'epoca risulta più interessante ma sempre buttato li, il libro tutto sembra una storia teen con in mezzo anche riferimenti alla sessualità che non hanno alcun senso. Anche la battaglia finale dopo un lungo prologo viene risolta in 2 pagine striminzite senza grosse spiegazioni.
Alla fine c'è una lunghissima spiegazione di come l'autore ha cercato le fonti storiche e non per i racconti con dovizia di particolari dividendoli capitolo per capitolo, inizialmente l'ho trovato lodevole, ma alla lunga anche questo infastidisce perché trasuda un "guarda come sono stato bravo".