Brossura, 385 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 12 Luglio 2010 da Quodlibet.
Brossura, 385 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 12 Luglio 2010 da Quodlibet.
«Non c’è niente di cui m’informi così volentieri come della morte degli uomini: le ultime parole, l’aspetto, il contegno tenuto in quel momento. Se fossi un editore, farei un repertorio ragionato delle varie morti. Chi insegna agli uomini a morire, insegna loro a vivere». – Montaigne, Saggi, xx
Il libro racconta i casi di morte più ammirevoli, impressionanti ed esemplari tratti dall’antichità greca e latina. Sono qui raccolte come in un repertorio le morti di poeti, filosofi, re, eroi, condottieri, imperatori, inventori, atleti, popoli interi e città. Perché questo interesse ai modi di morire dell’antichità? Perché gli antichi, ignari di quello sterile attaccamento alla vita che caratterizza l’epoca moderna, avevano elaborato forme classiche, canoni e modelli per morire in modo significativo: cioè in modo ambizioso, elaborato e appropriato per la vita di ciascuno. Sapevano gli antichi che la morte non è qualcosa che viene da fuori a prenderci e portarci …
«Non c’è niente di cui m’informi così volentieri come della morte degli uomini: le ultime parole, l’aspetto, il contegno tenuto in quel momento. Se fossi un editore, farei un repertorio ragionato delle varie morti. Chi insegna agli uomini a morire, insegna loro a vivere». – Montaigne, Saggi, xx
Il libro racconta i casi di morte più ammirevoli, impressionanti ed esemplari tratti dall’antichità greca e latina. Sono qui raccolte come in un repertorio le morti di poeti, filosofi, re, eroi, condottieri, imperatori, inventori, atleti, popoli interi e città. Perché questo interesse ai modi di morire dell’antichità? Perché gli antichi, ignari di quello sterile attaccamento alla vita che caratterizza l’epoca moderna, avevano elaborato forme classiche, canoni e modelli per morire in modo significativo: cioè in modo ambizioso, elaborato e appropriato per la vita di ciascuno. Sapevano gli antichi che la morte non è qualcosa che viene da fuori a prenderci e portarci via, ma è ancora pienamente dentro la vita, ci rappresenta e ci rappresenterà per sempre.