Le cose che abbiamo perso nel fuoco

199, pagine

Pubblicato il 26 Giugno 2017 da Marsilio.

ISBN:
978-88-317-2656-6
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5 stelle (1 recensione)

Piccoli capolavori di realismo macabro che mescolano amore e sofferenza, superstizione e apatia, compassione e rimpianto, le storie di Mariana Enriquez prendono forma in una Buenos Aires nerissima e crudele, vengono direttamente dalle cronache dei suoi ghetti e dei quartieri equivoci. Sono storie che emozionano e feriscono, conducendo ¡I lettore in uno scenario all'apparenza familiare che si rivela popolato da creature inquietanti. Vicini che osservano a distanza, gente che sparisce, bambini assassini, donne che s'immolano per protesta. Quello di Mariana Enriquez è un mondo dove la realtà accoglie le componenti più bizzarre e indecifrabili della natura umana, e dove il mistero e la violenza convivono con la poesia. Sullo sfondo di un'Argentina oscura e infestata dai fantasmi, con la sua brillante mescolanza di horror, suspense e ironia, “Le cose che abbiamo perso nel fuoco” ha fatto di Mariana Enriquez la risposta contemporanea a Edgar Alian Poe e Julio Cortázar, la …

10 edizioni

Review of 'Las cosas que perdimos en el fuego' on 'Goodreads'

5 stelle

El primer libro completo que leo de Enríquez. Prosa accesible (que algunas personas parecen equiparar con falta de calidad literaria), manejo de la tensión y la anticipación, morbo, crítica social, vacilación y ambigüedad, autenticidad. Funciona muy bien. Espero poder usar alguno de estos en secundaria sin que me despidan.

Mis favoritos: "La hostería", "Pablito clavó un clavito: una equivocación del Petiso Orejudo", "Tela de araña" y "Las cosas que perdimos en el fuego". Hubo un par que empezaron increíble pero no me convenció tanto el final ("El patio del vecino" y "Bajo el agua negra"). Igual son detalles, en general todos los cuentos me parecieron muy buenos excepto "Verde rojo anaranjado".