Brossura, 428 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 30 Maggio 2015 da Il Saggiatore.
Il risveglio della politica tra responsabilità e valori La cultura -- 920
Brossura, 428 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 30 Maggio 2015 da Il Saggiatore.
"La società non esiste." All'insegna di questo provocatorio slogan, firmato Margaret Thatcher, negli ultimi ingloriosi quarant'anni si è affermato un modello sociale in cui l'Economico ha completamente assoggettato il Politico. Eppure, nonostante la fuga del capitalismo verso la dimensione finanziaria, la diffusione di un individualismo cinico e possessivo, il discredito nei confronti di tutto ciò che è "pubblico" e lo svilimento della politica democratica a "caporalato del consenso" (e ad ascensore sociale per tanti spregiudicati imprenditori di se stessi), la società esiste, eccome. E il sonno della politica ha generato mostri, dalle sembianze ormai familiari. Pierfranco Pellizzetti indaga le origini storiche, i risvolti socioeconomici e le tecniche propagandistiche di questo sistema, ormai vittima delle sue profonde contraddizioni. Disuguaglianze, recessione, disoccupazione e disgregazione sociale; il sogno, trasformatosi in incubo, di un'Europa unita ormai soltanto dall'ideologia liberista; la grave crisi di rappresentanza che affligge le liberaldemocrazie di fronte allo strapotere della finanza: …
"La società non esiste." All'insegna di questo provocatorio slogan, firmato Margaret Thatcher, negli ultimi ingloriosi quarant'anni si è affermato un modello sociale in cui l'Economico ha completamente assoggettato il Politico. Eppure, nonostante la fuga del capitalismo verso la dimensione finanziaria, la diffusione di un individualismo cinico e possessivo, il discredito nei confronti di tutto ciò che è "pubblico" e lo svilimento della politica democratica a "caporalato del consenso" (e ad ascensore sociale per tanti spregiudicati imprenditori di se stessi), la società esiste, eccome. E il sonno della politica ha generato mostri, dalle sembianze ormai familiari. Pierfranco Pellizzetti indaga le origini storiche, i risvolti socioeconomici e le tecniche propagandistiche di questo sistema, ormai vittima delle sue profonde contraddizioni. Disuguaglianze, recessione, disoccupazione e disgregazione sociale; il sogno, trasformatosi in incubo, di un'Europa unita ormai soltanto dall'ideologia liberista; la grave crisi di rappresentanza che affligge le liberaldemocrazie di fronte allo strapotere della finanza: tutto sembra realizzare l'antica profezia di Hobbes, secondo cui, senza politica, la nostra vita diventerebbe "più brutale, più breve e più grama". "Rifare società", restituendo autonomia alla politica e avvicinandola ai cittadini, non è solo un auspicio: è una necessità urgente, se l'Occidente vuole sfuggire a un destino di caos sistemico e di restaurazione oligarchica.