Copertina rigida, 128 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 01 Gennaio 2012 da La Rondine Edizioni.
Copertina rigida, 128 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 01 Gennaio 2012 da La Rondine Edizioni.
Di Lieto propone un tema con radici ben piantate nella storia, ma ancora attuale e lontano da una soluzione definitiva e globalmente riconosciuta: il genocidio degli armeni a opera dei turchi. La prospettiva dell'autore è quella più vera e intellettualmente onesta possibile: una ricerca storica e scientificamente attendibile fondata su una motivazione umana. Il testo prende le mosse dal dolore e dalla sofferenza che ciascun uomo non può evitare di provare nel momento in cui si chiede come sia possibile compiere tali indicibili atrocità verso i proprio simili. E com'è possibile che ancora oggi si offenda la memoria di un popolo in nome della ragione economica? Di Lieto, infatti, non si esime dal ricordare che la Turchia, nonostante continui a negare le proprie responsabilità storiche, trova alcuni appoggi al suo ingresso nella Comunità Europea, solo in nome di un'economia che, nell'attuale crisi globale, presenta grandi margini di crescita. Allora è …
Di Lieto propone un tema con radici ben piantate nella storia, ma ancora attuale e lontano da una soluzione definitiva e globalmente riconosciuta: il genocidio degli armeni a opera dei turchi. La prospettiva dell'autore è quella più vera e intellettualmente onesta possibile: una ricerca storica e scientificamente attendibile fondata su una motivazione umana. Il testo prende le mosse dal dolore e dalla sofferenza che ciascun uomo non può evitare di provare nel momento in cui si chiede come sia possibile compiere tali indicibili atrocità verso i proprio simili. E com'è possibile che ancora oggi si offenda la memoria di un popolo in nome della ragione economica? Di Lieto, infatti, non si esime dal ricordare che la Turchia, nonostante continui a negare le proprie responsabilità storiche, trova alcuni appoggi al suo ingresso nella Comunità Europea, solo in nome di un'economia che, nell'attuale crisi globale, presenta grandi margini di crescita. Allora è vero: è necessario restituire alla vita quel valore incalcolabile che merita. Solo così l'uomo potrà smetterla di provare a sopraffare i suoi simili e sarà in grado di comprendere e ammirare la bellezza di questo "mondo meraviglioso".